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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Picchiata ed umiliata con la testa nel water: 47enne condannato

I giudici hanno inflitto una pena di 2 anni e 6 mesi per maltrattamenti. La donna ha ricevuto anche un fallo di legno con le iniziali dell'ex marito dopo la separazione

Due anni e 6 mesi di reclusione. È stata questa la pena inflitta dal giudice monocratico Luciana Crisci del tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di M.G., 47enne partenopeo residente a Caserta, finito sotto processo per maltrattamenti nei confronti dell'ex compagna T.Z., 45 enne casertana assistita dall'avvocato Tommaso Giaquinto.

La vicenda dei reiterati, plurimi e gratuiti atti vessatori posti in essere dal  47enne, assistito dall'avvocato Gabriele Amodio, cominciano nel 2011 e vanno avanti fino al 2015. Sistematicamente la vittima sarebbe stata ingiuriata, minacciata o picchiata come accadde di rientro dalle vacanze in cui l'ex marito a seguito di un litigio le infilò la testa nel water azionando lo scarico o in un'altra la prese a calci e pugni dinanzi ai loro due figli minori.

Un atteggiamento umiliante e vessatorio che non si è placato nonostante la separazione tant'è che nelle more del giudizio G.M. ha fatto recapitare presso il domicilio dell'ex coniuge una scatola contenente un fallo di legno con inciso il nome dell'ex consorte. Un ultimo atto di umiliazione nei confronti dell'ex compagna di vita.

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