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Cronaca Capodrise

Picchia la madre per i soldi della droga, figlio violento in carcere

La donna era costretta anche ad accompagnarlo nelle piazze di spaccio per l'acquisto di eroina

Nella mattinata di sabato 19 gennaio a Capodrise, la Polizia di Stato arrestava nella flagranza di reato per tentata estorsione e maltrattamenti Antonio Zaccariello, 32enne di Caserta. In particolare un equipaggio della Squadra Volanti del Commissariato di Polizia di Marcianise si portava presso l’abitazione del giovane a seguito di una chiamata pervenuta dalla madre del 32enne la quale, terrorizzata e temendo per la propria vita, riferiva di essere stata vittima della ennesima violenta aggressione da parte del figlio. Giunti sul posto i poliziotti bloccavano immediatamente Zaccariello sull’uscio di casa, poiché la richiedente era riuscita a spingerlo fuori dell’abitazione, barricandosi al suo interno.

Gli agenti, raggiunta la donna, dopo averla tranquillizzata, ne raccoglievano poi il disperato racconto. La stessa riferiva che il figlio, tossicodipendente da diversi anni, in preda ad una crisi di astinenza, pretendeva del denaro per l’acquisto delle dosi, aggiungendo che da diversi mesi la situazione si ripeteva pressoché quotidianamente, e che le richieste erano accompagnate da insulti, minacce spintoni e percosse, che temeva che il crescendo di violenze potesse avere un  tragico epilogo poiché l’aggressività del giovane non si fermava neppure di fronte alla mancanza di denaro, vivendo la stessa con una modesta pensione di reversibilità. Peraltro gli agenti appuravano che lo stato di soggezione della richiedente era tale che, pur di evitare le violenze del figlio, spesso lo accompagnava con la sua vettura presso le piazze di spaccio per l’acquisto dell’eroina.

Ricostruita la vicenda e accertato che quella mattina Zaccariello si era reso protagonista di una ulteriore grave aggressione, causando alla mamma lesioni giudicate guaribili in 5 giorni, avendola colpita al volto con schiaffi, verificato che lo stesso annoverava un precedente specifico, essendo stato arrestato in passato per lo stesso motivo, gli agenti procedevano al suo arresto e, al termine delle formalità di rito, a tradurlo presso la Casa Circondariale di San Tammaro.

Giovedì 22 l’ufficio del gip presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, condividendo le risultanze investigative della Polizia di Stato di Marcianise, convalidava la misura pre-cautelare e, su conforme richiesta della Procura della Repubblica, che ravvisava un grave quadro indiziario a carico di Zaccariello ed un fondato pericolo di reiterazione del reato, applicava nei suoi confronti la misura cautelare della custodia in carcere.

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