Picchia la ex col manganello e la frusta con la cinta: 35enne esce dal carcere

Pasqua in "esilio" ma fuori dal carcere per un 35enne di Parete accusato di stalking. La dodicesima sezione del tribunale del Riesame di Napoli ha disposto la sostituzione della misura in carcere con quella meno afflittiva dell'obbligo di dimora in un comune diverso da quello di residenza. Accolto, dunque, il ricorso del difensore del 35enne, l'avvocato Fabio Della Corte, con l'uomo che nella giornata di Sabato Santo ha lasciato la casa circondariale in cui si trovava recluso.

Secondo l'accusa, l'indagato avrebbe ingiuriato e minacciato l'ex compagna, anche con l'uso di una pistola, oltre ad aggredirla con calci, pugni ed in un'occasione arrivando a picchiarla con l'uso di un manganello o a frustarla con la cintura di un cappotto. La vittima ha raccontato tutto ai carabinieri rivelando le vessazioni subite per oltre un anno. Violenze per le quali sono stati prodotti anche certificati medici.

Accuse che sono state oggetto anche di una precedente denuncia da parte della donna, poi rimessa durante il primo processo a carico del 35enne, conclusosi con il suo proscioglimento. Ora agli atti dell'accusa sono finiti anche messaggi inviati su whatsapp e sui social network dal tono minatorio oltre ad appostamenti fuori l'abitazione della vittima dopo la fine della loro relazione. Condotte che avrebbero cagionato uno stato di paura nella vittima tali da modificare le sue abitudini. Circostanze tali da indurre la Procura a formulare l'accusa di stalking.

Dopo l'arresto il 35enne ha reso un lungo interrogatorio al gip Raffaele Coppola respingendo con fermezza le accuse e raccontando dell'eccessiva gelosia dell'ex compagna. Il gip aveva confermato il carcere ma adesso il Riesame ha concesso una misura meno afflittiva come l'obbligo di dimora in un comune del napoletano.