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Cronaca Via San Carlo

Raid vandalico in Villa Giaquinto: distrutto il tavolo degli anziani

Il Comitato chiede la gestione della piazza sopra il parcheggio sequestrato alla camorra

C'era da aspettarselo. Già al momento dell'inaugurazione della piazza che sovrasta il parcheggio di via San Carlo, sequestrato alla camorra ed ora aperto da qualche settimana, i membri del Comitato di Villa Giaquinto avevano denunciato il rischio di atti teppistici per l'assenza di una separazione tra le due aree confinanti.

Separazione che non ci sarà in quanto è intenzione dell'amministrazione fare di quello spazio un continuo, di integrare i due parchi urbani facendone un'unica area. In questo modo, però, resta aperto il nodo della sicurezza. E così con il parcheggio aperto Villa Giaquinto torna ad essere una facile preda per i vandali. Nelle sere appena trascorse, fanno sapere dal Comitato, è stato distrutto il tavolino utilizzato dagli anziani "per giocare a carte o incontrarsi" ed alcune sedie. Inoltre in Villa sono stati trovati numerosi cocci di bottiglia che mettono a rischio l'incolumità di molti bambini che vi si recano per giocare all'aria aperta e che rischiano di tagliarsi.

Per questo motivo Il comitato per Villa Giaquinto ha presentato un patto di collaborazione anche per la gestione partecipata e condivisa della piazza sovrastante il parcheggio di via San Carlo, confinante con la Villetta.

“Siamo intenzionati – spiegano i membri del comitato - gestendo la piazza confinante, ad "allargare" il modello di gestione virtuosa dei beni comuni, che in questi ultimi anni abbiamo sperimentato con grandissima partecipazione dei residenti e delle associazioni della città in Villa Giaquinto. Un modello che ha fatto in modo che tantissimi residenti, anziani e giovani, si mettessero in gioco, sconfiggendo la solitudine, nella gestione di un bene, dall'apertura alla manutenzione del verde, passando per l'organizzazione di eventi sociali, culturali e sportivi”.

“La restituzione, anche nella gestione, di quella piazza a un comitato di cittadini renderebbe ancora più forte l'operato della magistratura, che insieme ad alte cariche dello Stato ha inaugurato la piazza: un bene attualmente in confisca per fatti di camorra gestito tramite la partecipazione civile e sociale della città. Siamo sicuri che anche l'amministrazione comunale, che già si è dimostrata sensibile alla tematica dei beni comuni, si schiererà senza esitazioni al fianco delle associazioni che vogliono fare in modo che anche la piazza confinante diventi un presidio di legalità e di riscatto”.

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