Omicidio, blitz dei carabinieri in 2 case: sequestrati computer e fucili

Nuovo colpo di scena questa mattina nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Sandro Ottaviani, l’imprenditore di Piedimonte scomparso nel nulla il 23 aprile 2008 senza lasciare alcuna traccia. La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere nei mesi scorsi ha riaperto le indagini, con l’iscrizione nel registro degli indagati di due persone del Matese.

Questa mattina è scattato un nuovo blitz: i carabinieri guidati dal magistrato che coordina le indagini Alessandro Milita si sono portati nelle abitazioni dei due indagati per effettuare delle perquisizioni alla ricerca di atti e documenti che possano suffragate le indagini. In particolare sono stati sequestrati tre fucili, due computer ed una Pen drive nelle disponibilità dell’imprenditore Alfredo Carini e di Antonio Russo Castaldo, i due che sono indagati per omicidio ed occultamento di cadavere (rappresentati dagli avvocati Paolo Falco, Vincenzo Iorio ed Emanuele Sessa).

L’ultima volta che è stato visto si trovava a Dragoni, sembra per disbrigare alcune faccende personali inerenti una sua proprietà affittata ad un altro imprenditore. Da quel momento in poi di Sandro Ottaviani si sono perse totalmente le tracce La vettura fu ritrovata nei pressi del fiume Volturno, all’altezza del Ponte Margherita e per tale ragione, pensando al peggio, intervennero anche gli uomini del nucleo sommozzatori dei Carabinieri che scandagliarono in maniera meticolosa il fondale del corso d’acqua.

Dopo qualche mese, il ritrovo di un cadavere in tenimento di Alvignano, sempre nel fiume Volturno, ricondusse in qualche modo tutti, familiari e amici a desumere che si trattasse del corpo dell’imprenditore, ed invece si trattava del corpo di un altro scomparso qualche settimana prima di Ottaviani, ovvero quello di Biagio Di Meo sparito da Faicchio in provincia di Benevento il 7 Aprile scorso e ucciso poi con un colpo di pistola e buttato nel Volturno.