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Cronaca Cesa

Pentiti inattendibili su due omicidi, la difesa smonta le accuse della Dda

Giovanni e Nicola Mazzara ed Alberto Verde rischiano l’ergastolo per i delitti di Michele Caterino e Ferriero

Scarsa attendibilità da parte dei pentiti. E' stato questo il punto su cui hanno più battuto i difensori di Giovanni e Nicola Mazzara, 61 e 64 anni di Cesa, ed Alberto Verde, 46 anni di Aversa, accusati dei due omicidi di Michele Caterino e Cesario Ferriero.

Nei giorni scorsi, dinanzi al gup di Napoli, i difensori degli imputati - gli avvocati Franco Liguori, Carlo De Stavola ed Emilio Martino - hanno pronunciando le loro arringhe chiedendo l'assoluzione dei tre, a fronte della pesantissima richiesta di ergastolo formulata dalla Dda. Nel corso della discussione i legali hanno motivato l'inattendibilità dei collaboratori di giustizia che hanno indicato nei tre i responsabili del duplice delitto, avvenuto nell'ambito della faida tra i Caterino-Ferriero ed i Mazzara per il controllo di Cesa. Tra i pentiti inattendibili, ad avviso dei difensori, ci sono Tammaro Scarano (anche lui imputato) e Nicola Schiavone, figlio del capoclan Francesco Sandokan. Il verdetto dei giudici è previsto per la metà di febbraio.

Quello di Cesario Ferriero, di 26 anni, fu un delitto che suscitò notevole scalpore. Il giovane venne ucciso, con una raffica di fucilate, la sera di Natale del 2007 mentre si trovava in auto sotto l'abitazione della fidanzata, in via Fratelli Cervi a Cesa.

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