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Cronaca

14 ARRESTI Avvocati e periti inguaiati dalle accuse dei pentiti dei Casalesi

Parla coi magistrati anche il cassiere del clan Zagaria

Ci sono le dichiarazioni di tre pentiti del clan dei Casalesi alla base delle indagini dei carabinieri sul giro di finti incidenti per ottenere i risarcimenti dalle assicurazioni che hanno portato all'emissione di venti ordinanze a carico di altrettanti indagati, tra cui avvocati e periti (14 sono finiti in manette). A parlare coi magistrati della Dda sono stati Attilio Pellegrino, ex cassiere del gruppo di Michele Zagaria; Fabrizio Cannavacciuolo di Villa d Briano; Salvatore Caterino. Sono stati loro a raccontare ai magistrati l'esistenza di una vera e propria associazione a delinquere specializzata in falsi incidenti.

Le indagini, portate avanti anche con le intercettazioni, hanno poi permesso di raccogliere numerosi indizi circa l’esistenza di un sodalizio criminale, attivo da anni soprattutto nei comuni di San Marcellino, Villa di Briano e territori limitrofi, con base logistica in un locale di proprietà di una persona ritenuta a capo dell’organizzazione. Il locale, l’agenzia ‘Temperato’ sita in corso Europa a San Marcellino (posta sotto sequestro preventivo) era sede di un’agenzia infortunistica stradale e di un’impresa di soccorso stradale esercitata in modo illegale. In tale contesto venivano sistematicamente ideati sinistri stradali del tutto inesistenti e concertati unicamente a tavolino.  I falsi incidenti avevano come protagonisti quasi sempre le stesse persone, molte delle quali legate da legami di parentela con i vertici del sodalizio, utilizzate di volta in volta con diversi ruoli.

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