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Cronaca Castel Volturno

Palpatine durante i riti di guarigione, assolto il "santone"

Scagionato con la formula piena dall'accusa di violenza sessuale. Condanna minima per la mamma della presunta vittima

Assolto con formula piena il "santone" accusato di violenza sessuale, condanna a due mesi per la madre della vittima. Questa la decisione del collegio presieduto dal giudice Loredana Di Girolamo nei confronti dei due imputati al termine del processo celebrato al tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Accolte in pieno le tesi del difensore dei due, l'avvocato Gabriele Gallo, che è riuscito a dimostrare l'infondatezza delle accuse mosse nei confronti dei suoi assistiti. Il pm aveva invocato 7 anni di reclusione per il "santone" e 3 per la madre della ragazza.

I fatti si sono verificati a Castel Volturno nel 2015 quando una ragazzina, all'epoca minorenne, scappò di casa per denunciare ai carabinieri la sua situazione. In pratica, dopo la morte del padre, la madre avrebbe fatto entrare in casa un amico di famiglia indicato da lei come un santo.

Inizia così un percorso che la ragazza riteneva lesivo per la sua libertà con le pratiche guaritive che si svolgevano sia con veri e propri rituali sia attraverso l'imposizione di regole educative che la ragazza mal digeriva. A ciò si aggiunga che la ragazza, nel suo racconto, ha parlato anche di palpatine da parte del "santone", di qui l'accusa per violenza sessuale dalla quale è stato completamente scagionato.

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