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Cronaca Sessa Aurunca

Pallavoliste spiate negli spogliatoi: il processo al coach alle battute finali

Una collega lo accusa di stalking e fa scoprire i video. In aula i testimoni della difesa

Volge alle battute finali il processo a carico di F.F., infermiere all'ospedale di Sessa Aurunca ed allenatore di una squadra femminile di pallavolo, accusato di stalking nei confronti di una ex collega di lavoro e di aver spiato le atlete negli spogliatoi registrando dei video con una telecamera nascosta.

Nel corso dell'ultima udienza, celebrata al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, sono cominciati a sfilare i testimoni della difesa. In particolare un collega di lavoro dell'ospedale che avrebbe riferito sugli orari e sull'organizzazione del lavoro presso il nosocomio aurunco. Il processo riprenderà fra un paio di settimane. La difesa delle parti civili è stata affidata agli avvocati: Gabriele Gallo, Stefano Alfieri ed Edoardo Razzino. 

Secondo l'accusa l'infermiere venne denunciato per stalking dalla collega con la quale aveva intrecciato una relazione. La donna disse agli inquirenti che l'uomo aveva ripreso, a sua insaputa, le loro performance sessuali. Dall'esame del pc e dei supporti esterni vennero trovati alcuni video tra cui quelli alle sue atlete, riprese negli spogliatoi sotto la doccia. 

L'infermiere ha sempre respinto le accuse spiegando come utilizzassero una telecamera nascosta per "spiare" i movimenti delle squadre avversarie durante le partite del girone di andata del campionato in modo da non trovarsi impreparati al ritorno. Quella telecamerina, montata su una penna, era custodita in una borsa che venne lasciata, per caso, nello spogliatoio delle pallavoliste, riprendendole.  

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