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Cronaca Aversa

Paga la ‘sposa’ per avere la cittadinanza. E la prima moglie denuncia: “Mi ha violentato”

In due finiscono sotto processo per il matrimonio fittizio. L'uomo accusato anche di stupro

Aversa come Riace. Una donna ha sposato un immigrato marocchino per consentirgli di avere la cittadinanza italiana. Per questo motivo i due sono finiti a giudizio con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. 

Stamattina dinanzi al collegio presieduto dal giudice Maria Francica del tribunale di Santa Maria Capua Vetere si è celebrato il processo a carico di R.I., 38 anni di Casavatore, e di K.R., marocchino di 33 anni residente ad Aversa. In aula è stato escusso un appuntato scelto dei carabinieri che ha effettuato una serie di controlli sul matrimonio considerato "fittizio" e chiesto alla polizia municipale di Aversa di verificare se effettivamente la coppia vivesse sotto lo stesso tetto coniugale, cosa che poi venne fatta e venne apputrato che i due vivevano insieme.

Secondo la tesi della Procura, però, la donna accettò di sposare lo straniero, presente irregolarmente nel territorio italiano, dietro un corrispettivo economico per fargli ottenere la cittadinanza italiana e la permanenza sul territorio. 

Il 33enne, inoltre, deve rispondere di violenza sessuale e maltrattamenti nei confronti di un'altra donna, anche lei marocchina, con cui anche era sposato. Insomma doppio matrimonio e doppio reato.

Il processo è stato rinviato al prossimo mese di febbraio. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Gennaro Caracciolo e Giovanni Sibillo

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