Costruisce su terreno inedificabile, scatto l'ordinanza di demolizione

Un'ordinanza di demolizione per combattere gli abusi edilizi. L'edificio in questione, ubicato in via Vittorio Veneto, è stato al centro di una controversia legale che ha portato all'emissione dell'ordine di demolizione, con l'obiettivo di ripristinare le condizioni originali del terreno.

L'ordinanza è stata emanata dal responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di Succivo, l'architetto Giuseppe De Rosa. Questa decisione è stata presa a seguito delle irregolarità riscontrate nel permesso di costruire rilasciato dal Comune nel 2006. Tra le principali anomalie scoperte, spiccano due punti chiave.

Innanzitutto, la superficie del terreno su cui sorge l'edificio era stata dichiarata erroneamente nel permesso di costruzione. Invece di 1.672 metri quadrati, la superficie reale risultava essere di soli 1.366 metri quadrati. Questa discrepanza significava che l'edificio era stato costruito su una porzione di terreno più ampia di quanto consentito.

In secondo luogo, la zona in cui si trovava la proprietà era soggetta a una complessa classificazione urbanistica. Parte di essa era classificata come "B edificabile," parte come "verde attrezzato" (non edificabile) e parte come "riclassificata attrezzature pubbliche" (non edificabile) in base al piano regolatore vigente all'epoca del rilascio del permesso di costruzione. Questo aveva portato a un eccessivo volume edificabile rispetto a quanto autorizzato dall'ente, che avrebbe dovuto essere calcolato solo sulla parte di terreno classificata come "B."

Come conseguenza di queste scoperte, è stato avviato un procedimento per annullare il permesso di costruire, conformemente a una sentenza del Consiglio di Stato che prevede l'annullamento d'ufficio di un titolo edilizio anche a distanza di tempo considerevole.