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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Casaluce

"Immobile da demolire" ma il Comune sbaglia tutto e viene bacchettato dal giudice

L'Ente dovrà anche sborsare 2500 euro per le spese legali

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, Sezione Ottava, ha emesso una sentenza riguardante il ricorso presentato da una società contro il Comune di Casaluce. Il giudice si è pronunciato su un’ordinanza di demolizione dell’ottobre 2022. Il ricorso è stato presentato da una società del territorio col Comune di Casaluce che è stato rappresentato legalmente dall'avvocato Pasquale Fedele, è stato chiamato a rispondere. L'oggetto del ricorso riguarda l'annullamento dell'ordinanza di demolizione emessa dal Responsabile dell'Area Tecnica Urbanistica del Comune di Casaluce, che richiedeva la demolizione di tre unità immobiliari situate al piano terzo di un fabbricato ubicato in via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.

Il Comune ha giustificato l'ordinanza evidenziando difformità rispetto ai titoli edilizi rilasciati, tra cui la presenza di un foro di forma quadrata nel solaio di copertura, altezze non conformi al progetto approvato e altre irregolarità. Tuttavia, la difesa della società ha contestato tali difformità e ha presentato il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Campania.

La sentenza, redatta dalla giudice Paola Palmarini, ha esaminato attentamente le argomentazioni delle parti coinvolte e ha concluso che il ricorso è fondato. La corte ha annullato l'ordinanza di demolizione, ritenendo che non sussistano le difformità contestate e che il provvedimento adottato dal Comune sia affetto da difetto istruttorio. I giudici hanno sottolineato la contraddittorietà dell'azione amministrativa, poiché il fabbricato era già stato sottoposto a controllo nel corso di un procedimento di annullamento in autotutela dei titoli edilizi, procedimento che era stato successivamente archiviato. Inoltre, è stato evidenziato che i locali oggetto di contestazione erano già completi al momento del sopralluogo, senza che il Comune contestasse le altezze.

La sentenza ha anche rilevato che le difformità contestate dal Comune non erano sufficienti a giustificare l'adozione dell'ordinanza di demolizione ai sensi dell'articolo 31 del d.P.R. n. 380/2001. In particolare, per quanto riguarda il foro nel solaio di copertura, è stato evidenziato che tale apertura era prevista nella SCIA in variante del 14 marzo 2022 e non costituiva un aumento della superficie non residenziale. Per quanto riguarda le altezze, è emerso che non vi era alcuna difformità rispetto al progetto approvato.

La sentenza ha concluso accogliendo il ricorso della società e condannando il Comune di Casaluce al pagamento delle spese legali in favore dell'avvocato della parte ricorrente, quantificate in 2.500 euro, oltre agli accessori di legge e al rimborso del contributo unificato.

La decisione del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha pertanto risolto la controversia a favore della Meta Group S.r.l., annullando l'ordinanza di demolizione contestata.

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