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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Capodrise

Strangola la madre, perizia psichiatrica nel fascicolo dei giudici

Si torna in aula a marzo per la requisitoria del pm

Acquisizione della perizia psichiatrica effettuata nel corso dell'incidente probatorio. Si apre così il processo per l'omicidio di Patrizia Lombardi Vella detta Rosa di 55 anni strangolata dal figlio Francesco Plumitallo, 30 anni consumatosi il 14 novembre scorso via Santa Maria degli Angeli, strada che fa da spartiacque tra i comuni di Capodrise e Marcianise che si sta celebrando dinanzi alla Corte d'Assise del tribunale di Santa Maria Capua presieduta da Roberto Donatiello con a latere Honoré Dessì. Si torna in aula nel mese di marzo per la requisitoria del sostituto procuratore Giacomo Urbano e le discussioni dei legali dell'imputato, gli avvocati Gaetano e Raffaele Crisileo.

Secondo quanto ricostruito dalla Procura il 30enne avrebbe strangolato la madre dopo un rimprovero a colazione per la mancata assunzione di alcuni farmaci. Il giovane, resosi conto di quanto accaduto, ha chiamato il 113 raccontando di ver ucciso la donna, consegnandosi agli agenti al loro arrivo.

Durante l’incidente probatorio venne sentito  il perito del giudice, lo psichiatra Raffaele Sperandeo, poi il consulente della difesa Giovanni D’Angelo e ambedue conclusero che Francesco era completamente infermo di mente al momento dei fatti perché affetto da schizofrenia cronica. A chiedere la perizia  - durante l'udienza di convalida - erano stati i difensori di Plumitallo, gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo. Plumitallo attualmente si trova ristretto nell’articolazione psichiatrica del carcere di Santa Maria Capua Vetere. E' apparso in aula completamente assente e con lo sguardo nel vuoto. 

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