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Cronaca

Sindaco ucciso, una lettera anonima a 'Le Iene' tira in ballo i 2 carabinieri casertani

Si parla di possibili collegamenti con l'allargamento della zona di spaccio di un clan

La trasmissione di Italia1 ‘Le Iene’ torna ad occuparsi del caso dell’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo con una lettera anonima in cui vengono tirati nuovamente in ballo due carabinieri casertani: Fabio Cagnazzo di Aversa e Lazzaro Cioffi di Casagiove.

Secondo la missiva, il cui contenuto è stato rivelato da Giulio Golia nel corso della puntata di martedì sera, Cagnazzo (che ha lavorato con Cioffi quando era alla guida della compagnia di Castello di Cisterna) avrebbe coperto il suo sottoposto in più occasioni (già nel 2005), prima dell’arresto di quest’ultimo per le soffiate al clan Fucito.

Ma non solo. Perché secondo la ‘gola profonda’, che si definisce carabiniere ma che non rivela la sua identità, proprio nell’estate in cui venne ucciso il sindaco Vassallo (nel 2010), Cioffi (che ad oggi è l'unico indagato per la morte del sindaco) sarebbe stato presente ad Acciaroli e venne trovato all’interno di un camper con persone “non identificate”.

Anche in quell’occasione, si spiega nella lettera, Cagnazzo avrebbe garantito per lui coi carabinieri della stazione che lo avevano fermato. Circostanze però smentite dallo stesso Cagnazzo intervistato da ‘Le Iene’. Per la 'gola profonda', però, questa sarebbe la pista da seguire per arrivare a conoscere i killer del sindaco.

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