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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Parete

Omicidio Ruggiero, il processo si divide in due

Il killer Guarente formalizza l'abbreviato. Chiesto il processo per il complice

Il processo per l'omicidio di Vincenzo Ruggiero, il 25enne di Parete ucciso e fatto a pezzi lo scorso anno, si divide in due tronconi. Stamattina dinanzi al giudice Finamore del Tribunale di Napoli Nord si è celebrata la prima udienza preliminare a carico del killer Ciro Guarente e del complice Francesco De Turris, accusato di aver procurato all'ex cuoco della Marina Militare l'arma con cui venne commesso il delitto.

Guarente, difeso dall'avvocato Dario Cuomo, ha formalizzato la richiesta di rito abbreviato, stante anche la confessione dell'atroce delitto. Dovrà ripresentarsi dinanzi i magistrati alla fine di settembre di quest'anno quando ci saranno le discussioni del pm Petronella e del difensore, oltre, ovviamente alle conclusioni delle parti civili costituite.

De Turris, invece, ha scelto la strada del dibattimento. Stamattina il pm ha invocato il rinvio a giudizio dell'imputato. Il verdetto dei giudici è atteso per le prossime ore.   

L'omicidio di Vincenzo Ruggiero fu efferato. Quella sera del 7 luglio dell'anno scorso Guarente si presentò nell’appartamento di Aversa, dove Vincenzo abitava con la bella trans Heven Grimaldi (legata da una relazione proprio a Guarente) per un chiarimento con Vincenzo, terminato in una lite che provocò la morte del 25enne che venne fatto sparire.

Quello di Vincenzo doveva sembrare un “allontanamento volontario”. Poi, il 29 luglio, il macabro ritrovamento dei resti di Ruggiero in un garage di via Scarpetta a Ponticelli, una volta adibito ad autolavaggio. Il cadavere era stato sezionato, cosparso di acido muriatico e in parte occultato sotto uno strato di cemento fresco. 

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