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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Marzano Appio

Poliziotta uccisa a bruciapelo con tre colpi di pistola: "Colpita alle spalle. Sembrava un agguato"

Gli inquirenti non escludono la pista passionale come movente del delitto. Il killer Carpineti si è suicidato con un colpo in testa

Pier Paola Romano, la poliziotta di 58 anni di Marzano Appio, sarebbe stata uccisa a bruciapelo da Massimo Carpineti con tre colpi di pistola, due al petto ed uno alla testa, esplosi da distanza ravvicinata. E' questa la ricostruzione degli inquirenti sul delitto avvenuto in via Rosario Nicolò, in zona Torraccia, a Roma. Poi il killer si è allontanato a bordo di una Chevrolet Bianca, ha percorso poche centinaia di metri, si è fermato e si è sparato un colpo alla testa.

L'ipotesi del movente

Un omicidio suicidio che lascia pochi dubbi. Un femminicidio. Qualche punto interrogativo, invece, resta sul movente, almeno secondo fonti ufficiali. Secondo alcune indiscrezioni, raccolte da Romatoday e non smentite, i due avrebbero avuto una relazione extraconiugale. Carpineti da un paio di giorni era in ferie. La pistola d'ordinanza l'aveva portata con sé. La polizia e la procura stanno indagando per capire se in via Rosario Nicolò i due avessero un appuntamento oppure se l'uomo si fosse presentato sotto casa della collega di tredici anni più grande, senza avvertirla. Fatto sta che l'ipotesi del movente passionale non è affatto scartata. Chi indaga non esclude che prima del tragico epilogo tra Romano e Carpineti possa esserci stata una lite, uno scontro verbale. In procura è stata avviata un'indagine in cui si ipotizza il reato di omicidio. Una prassi per condurre degli accertamenti. Nel corso della giornata i pm di turno, Antonia Gianmaria e Antonella Pandolfi, hanno effettuato sopralluoghi sia in via Nicolò che in via Tamassia. Gli specialisti della scientifica hanno effettuato una serie di rilievi nell'androne del palazzo e all'interno dell'auto dell'omicida.

Il testimone: "Uccisa alle spalle. Ho pensato subito ad un agguato"

Erano da poco passate le 11,20 quando il quartiere di Torraccia, dove vivono prevalentemente militari ed appartenenti alle forze dell'ordine, è stato sconvolto dalla tragedia. "I tre spari si sono sentiti perfettamente - racconta un vicino di casa di Pier Paola - Quando mi sono affacciato la gente urlava quindi sono corso a vedere. Ho visto l'auto bianca scappare via. Quando ho raggiunto la donna era già morta con un colpo alla nuca, presa di spalle. Ho pensato subito ad un agguato". In tanti si sono riversati in strada. Tutti a scambiarsi parole di conforto davanti alle due scene del crimine. "Pierpaola era un pezzo di pane", raccontano i vicini di casa continuando a ripetere che quanto accaduto "è surreale: sembrava la scena di un film". Già, perché lì, in quel quadrante, anche se non si è dirimpettai ci si conosce tutti. Nessuno avrebbe assistito alla scena, ma diversi condomini avrebbero sentito il rumore degli spari. Almeno così hanno raccontato. Qualcuno li descrive "come uno sbattere di lenzuola, leggerissimo", dice Roberto. Altri, come Luana, li hanno scambiati per "petardi esplosi, forse avanzati dalla notte per i mancati festeggiamenti per la Roma". "Mio nipote - racconta un uomo - passeggiava verso 12 proprio vicino all'auto, quando ha udito lo sparo e si è allontanato correndo", racconta (Qui il video con le voci dal quartiere).

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