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Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Omicidio di Pasqua, il killer si toglie la vita in carcere dopo il colloquio

E' di Ihor Varvachyn il corpo senza vita trovato nel penitenziario di Santa Maria Capua Vetere

Uccide l'amico e si toglie la vita in carcere. È Ihor Varvachyn, 50enne ucraino, il detenuto trovato senza vita nel penitenziario "Francesco Uccella" di Santa Maria Capua Vetere. L'uomo era accusato dell'efferato omicidio dell'amico e connazionale Pavlo Zapprozhets, suo connazionale di 47 anni, ucciso con 30 coltellate la sera di Pasqua del 2022 all'interno di un container in un fondo presso il New Village Dog in località Canale a Pastorano.

Ha deciso di togliersi la vita impiccandosi nella sua cella. Dopo un colloquio con la compagna è rientrato in cella ed ha compiuto l'insano gesto. La corte d' Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere presieduta da Roberto Donatiello con a latere Honoré Dessi - dinanzi alla quale era imputato - ora dovrà pronunciare sentenza di non luogo a procedere per morte del reo. Sgomento tra i familiari della vittima rappresentati dagli avvocati Francesco Parente e Debora Di Maio. "Ce l'hanno ammazzato come un cane e non avremo giustizia, Ihor doveva pagare per quello che ha fatto", è stata la reazione alla scoperta del suicidio del 50enne ucraino.

Il processo era ormai alle battute finali, Ihor Varvachyn non ha retto alla tensione e all'idea di finire i suoi giorni in carcere in caso di condanna ed ha deciso di farla finita.

La sera del 17 aprile del 2022 l'atroce delitto. Ihor era nel container del canile dove era custode in compagnia di Pavlo. Probabilmente a causa dell'alcol riemersero vecchi rancori che scatenarono una furia cieca. La vittima venne uccisa con una trentina di fendenti inferti in varie parti del corpo con un coltello da cucina. 

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