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Cronaca Alife

Uccide il padre per difendere la mamma: condanna "minima" per il 29enne

Il giudice ha inflitto 6 anni e mezzo a Daniele Leggiero. L'omicidio avvenuto nel caseificio di famiglia

Una condanna "minima". E' quella inflitta dal giudice Ivana Salvatore a Daniele Leggiero, 29enne di Alife, che nel settembre 2017 ha ucciso il padre, Giuseppe Leggiero, per difendere la mamma nel corso di una lite tra i genitori.

Il giudice ha condannato Daniele Leggiero, difeso dagli avvocati Emanuele Sasso e Giuseppe Stellato, alla pena di 6 anni e 6 mesi confermando l'omicidio volontario ma considerando le circostanze attenuanti, generiche e quelle della provocazione, prevalenti sulle aggravanti contestate dalla Procura, l'aver ucciso un genitore ed averlo fatto con un coltello di 40 centimetri.

Si è concluso così il processo in primo grado, celebrato con rito abbreviato, per il delitto. Il pm nel corso della sua requisitoria aveva invocato 14 anni di reclusione per il ragazzo, mentre i difensori avevano chiesto di derubricare l'episodio in omicidio preterintenzionale o "morte causata da altro reato". 

Il delitto di Giuseppe Leggiero avvenne nel caseificio di famiglia. Daniele intervenne nel corso di una lite tra i genitori ed iniziò a lanciare oggetti al padre tra cui un coltello che lo centrò al petto provocandone la morte. 


 

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