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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Castel Volturno

Omicidio Noviello, comitati antimafia "bloccati" prima dell'udienza

Blitz della municipale all'Officina delle Culture "Gelsomina Verde" prima del processo a Cirillo

Comitati ed associazioni antimafia bloccati. E' questo l'elemento più significativo dell'ultima udienza del processo d'Appello a carico di Francesco Cirillo, accusato di aver partecipato all'omicidio dell'imprenditore Domenico Noviello, eliminato nel 2008 dal gruppo di fuoco del clan dei Casalesi perchè aveva denunciato i suoi estorsori. 

Il processo è stato soltanto rinviato ma a fare rumore è stata l'assenza dell'Officina delle Culture "Gelsomina Verde" di Secondigliano che voleva essere presente in aula al fianco delle vittime. "Eravamo pronti a sostenere la famiglia Noviello, eravamo in 8, pronti a gridare che le storie di chi si oppone alle mafie ci appartengono. Questo diritto ci è stato negato dall'ennesimo blitz della polizia municipale", si legge in una nota del comitato. Si torna in aula all'inizio di novembre. 

Cirillo, condannato in primo grado, era stato assolto in Appello ma la Cassazione aveva accolto il ricorso della Procura disponendo un nuovo processo dinanzi alla corte partenopea. Era stato lo stesso Giuseppe Setola ad accusare Cirillo, cugino del luogotenente di Setola Alessandro Cirillo, che, secondo il boss, avrebbe trovato la base d'appoggio per il commando. 

Si torna in aula all'inizio di novembre. Oltre ai figli di Noviello si è costituito parte civile anche il Comitato don Diana, rappresentato dall'avvocato Giovanni Zara. 

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