rotate-mobile
Cronaca Mondragone

Ucciso nella villetta, il cadavere bruciato nell'auto: ergastolo al killer

Sentenza definitiva anche per il complice che ha confessato

La Corte di Cassazione ha messo la parola fine al processo per l’efferato delitto avvenuto il 27 maggio 2014 in una villetta di Pescopagano a Mondragone, confermando la pena all’ergastolo per Giuseppe De Filippis, 47 anni, e quella a quindici anni per Nino Capaldo, 52 anni. In questi giorni sono state rese note le motivazioni con le quali gli ermellini hanno respinto i ricorsi dei due imputati.

L’omicidio avvenne quattro anni e mezzo fa. De Filippis e Capaldo avevano convocato la vittima, Edokpa Gowin detto “Nokia”, a Mondragone dove gli doveva essere consegnata una partita di droga già pagata. Ma il corriere arrivò senza la ‘merce’, affermando che era nascosta a casa della sorella. Si avviarono insieme per prenderla, ma ad un tratto lo straniero tentò di scappare. Fu bloccato e riportato nella villetta di Mondragone, dove fu prima pestato e poi ucciso con due colpi di pistola: uno al petto, l’altro in testa. Poi il cadavere fu portato insieme con l’auto nelle campagne di Villa Literno dove fu dato alle fiamme.

Il ritrovamento del corpo avvenne solo grazie alle parole di Nino Capaldo che fu fermato con la pistola dell’omicidio e, prima che i carabinieri scoprissero il cadavere, raccontò tutto. Le sue dichiarazioni fecero scattare le manette anche per De Filippis (entrambi erano affiliati al clan camorristico Gagliardi-Fragnoli di Mondragone).

I giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere comminarono la pena dell’ergastolo a De Filippis e 15 anni a Capaldo. Pena confermata anche in Appello e sulla quale adesso è stata messa la parola fine dalla Cassazione. I giudici capitolini, infatti, non hanno accolto i ricorsi degli avvocati difensori degli imputati, ritenendoli non fondati.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ucciso nella villetta, il cadavere bruciato nell'auto: ergastolo al killer

CasertaNews è in caricamento