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Cronaca Teano

Omicidio Mollicone, il pm prova a smontare le nuove tesi difensive. Corteo fino al tribunale: c'è anche Carmine Belli

Il carrozziere ingiustamente processato per il delitto della ragazza partecipa alla manifestazione nel giorno dell'udienza preliminare a carico dei carabinieri accusati di omicidio

Un corteo dalla stazione ferroviaria fino al tribunale per sostenere la battaglia di Guglielmo Mollicone, il papà di Serena, la 18enne uccisa nel 2001 per il cui omicidio sono sotto processo il maresciallo dei carabinieri Franco Mottola di Teano, il figlio, la moglie ed altri due carabinieri.

Nel corteo erano presenti anche il sindaco di Arce Luigi Germani (con indosso la fascia tricolore) e Carmine Belli, il carrozziere di Rocca d'Arce ingiustamente accusato di aver ucciso la studentessa quel maledetto giugno di diciannove anni fa. Il gruppo di manifestanti ha raggiunto il tribunale di Cassino dove era in programma l’udienza preliminare a carico degli imputati.

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In aula c'è stata la replica del magistrato Maria Beatrice Siravo in merito ad alcune eccezioni presentate dalle difesa degli indagati. Il processo è stato aggiornato al 26 febbraio e sono state calendarizzare altre due udienze in programma per il 13 e il 20 marzo.

A presenziare c'erano Franco Mottola, ex comandante della stazione dei Carabinieri di Arce, accusato unitamente alla moglie Annamaria ed al figlio Marco di omicidio volontario, il luogotenente Vincenzo Quatrale accusato di concorso morale esterno in omicidio e istigazione al suicidio a carico del brigadiere Santino Tuzi e l'appuntato Francesco Suprano accusato di favoreggiamento. Tutti e tre i militari nel giorno della scomparsa di Serena, avvenuta il primo giugno, erano di servizio presso la caserma dei Carabinieri di Arce.

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