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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Mondragone

Francesco Sandokan parla e scatta l'arresto 21 anni dopo l'omicidio

In manette è finito Giacomo Fragnoli, figlio del boss Giuseppe, come mandante dell'omicidio di Giuseppe Mancone

È Giacomo Fragnoli, 54enne figlio del boss Giuseppe Fragnoli, il mandante dell'omicidio di Giuseppe Mancone, spacciatore del clan 'La Torre- Fragnoli' freddato con un colpo di pistola alla testa fuori al Roxy Bar a Mondragone nella notte tra il 13 e 14 agosto del 2003. Per i magistrati antimafia Giacomo Fragnoli divenuto il reggente dell'omonimo clan poco prima dell'ascesa di Emilio Boccolato, insieme al fratello Luigi e ad Angelo Gagliardi detto mangianastri, doveva regolare i conti con lo spacciatore infedele.

Secondo la Dda per togliere di mezzo Mancone si avvalse degli storici alleati del Clan Birra di Ercolano. Reclutarono Salvatore Cefariello affiliato al clan Birra come l'esecutore materiale dell'assassinio. È stato condannato in primo grado all'ergastolo. Cefariello a bordo di uno scooter si recò nei pressi del Roxy Bar a Mondragone e trovò Giuseppe Mancone seduti ad un tavolino all'esterno con altri due affiliati del clan mondragonese. I due killer si fermarono a pochi metri di distanza e Cefariello scese dal motorino ed esplose vari colpi di pistola verso la vittima che venne colpita alla testa. Gli altri due affiliati vennero colpiti uno alla mano destra e l'altro alla gamba sinistra. Dopo l'agguato fuggirono imboccando una strada cieca e lì incrociarono una maestra di Mondragone che riconobbe uno dei killer. Nell'immediatezza dei fatti l'attività investigativa portò all'arresto di Cefariello.

Un delitto efferato che rimase senza movente. Illuminanti le dichiarazioni del neo 'collaboratore di giustizia' Francesco Sandokan Schiavone che per 'guadagnare punti' agli occhi della magistratura antimafia nelle sue lunghe testimonianze ha riferito anche su vecchi omicidi come nel caso di Giuseppe Mancone. Il movente era la percentuale non resa pari ad oltre la metà del dovuto al clan di appartenenza non versata ed intascata dallo spacciatore giustiziato. Giacomo Fragnoli, assistito dall'avvocato Angelo Raucci, era rientrato a Mondragone agli inizi del mese di gennaio dopo aver scontato 18 anni e 8 mesi di reclusione nel carcere di Sulmona in regime di 41 bis per associazione a delinquere di stampo mafioso e estorsioni perpetrate ai danni di imprenditori agricoli e commercianti mondragonesi. Stanotte i carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone, coordinati dalla Procura della Repubblica di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia - hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli per il figlio del ras mondragonese per omicidio aggravato in concorso, e associazione mafiosa.

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