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Cronaca Casal di Principe

Ucciso mentre gioca a poker, il racconto shock dei killer

L'omicidio di Stefano Izzo per vendetta: il fattore dei Nuvoletta partecipò al delitto di Emilio Martinelli

Fu ammazzato mentre stava giocando a poker, crivellato di colpi di fucile a pallettoni. Un delitto efferato, quello di Stefano Izzo, commesso dai sicari del clan dei Casalesi nell'ambito della faida di camorra con il clan Nuvoletta.

Un omicidio commesso 27 anni fa e sul quale soltanto oggi, grazie alle dichiarazioni di alcuni dei killer che fecero parte di quel gruppo di fuoco, divenuti collaboratori di giustizia, è stata fatta luce individuando i responsabili in Walter Schiavone, fratello del capoclan Francesco detto Sandokan, in qualità di mandante, Enrico Martinelli, 54 anni e ras di San Cipriano d'Aversa ed Antonio Mezzero.

Izzo fu punito per aver fatto da specchiettista dell'omicidio di Emilio Martinelli, fratello di Enrico. Un'onta che andava lavata con il sangue. Fu così che il clan lo eliminò. "Per la localizzazione della vittima (uccisa in un'area di servizio sull'Appia a Pastorano nda) ci fidammo di Antonio mezzero, mio amico e divenuto poi referente di zona di Grazzanise Brezza - racconta Cipriano D'Alessandro - Io ed Enrico Martinelli ci appostammo nelle botti dei cacciatori nell'attesa del segnale da parte di Mezzero o Nicola Panaro (anch'egli collaboratore di giustizia nda). Una volta giunti al distributore io scesi con Mezzero il quale, come concordato, avrebbe sparato per prima ma non per forza per ucciderlo ma al fine di indicarmi con certezza chi era il soggetto, atteso che non lo conoscevo. Successivamente Martinelli si sfogò sul cadavere esplodendo vari colpi, sempre di fucile".

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