rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Casal di Principe

Ucciso a 17 anni per una ragazza contesa: il killer davanti al giudice

Fissata l'udienza di convalida del fermo per il 20enne marocchino accusato del delitto

E' stata fissata per lunedì l'udienza di convalida del fermo per il 20enne di origine marocchina accusato dell'omicidio di Giuseppe Turco, 17enne di Villa Literno, ucciso con otto coltellate in piazza Villa a Casal di Principe nella serata di giovedì. 

La confessione

L'indagato reo confesso, assistito dall'avvocato Mirella Baldascino, si presenterà dinanzi al gip Ilaria Giuliano del tribunale di Napoli Nord per l'interrogatorio e la convalida del fermo, che si celebrerà al carcere di Santa Maria Capua Vetere dove si trova ristretto da oltre 24 ore. Il 20enne, nelle ore immediatamente successive al fermo, ha confermato al pm Francesco Cirillo di aver colpito Turco per una ragazza contesa, che in passato avrebbe avuto una relazione con la vittima ed ora pare stesse frequentando il 20enne. La sera del delitto l'arrivo della ragazza all'esterno di un bar ha scatenato la lite. Il 20enne sospettava che la ragazza sentisse ancora Giuseppe. 

Il delitto

Tutto è iniziato con un diverbio ben presto degenerato. Il 20enne - che ha un precedente per armi - ha estratto un coltello ed ha colpito Giuseppe almeno otto volte lasciandolo a terra vicino una panchina. Qui il 17enne è stato soccorso dagli amici e poi trasportato alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno dove il suo cuore purtroppo ha smesso di battere. 

Il fermo

Il 20enne marocchino - che vive a Casal di Principe con la madre e fa l'idraulico - è scappato. E' stato poi rintracciato in casa dai carabinieri. Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti ancora gli abiti sporchi di sangue ma non l'arma del delitto (ancora non trovata). Per il 20enne si sono aperte le porte del carcere.  

Santillo: "Società civile si ribelli"

Sul delitto è intervenuto anche il vicepresidente del gruppo M5S alla Camera dei deputati Agostino Santillo. "I fatti di cronaca avvenuti a Casal di Principe, dove un giovane di Villa Literno ha perso la vita per via di quello che sembrerebbe essere davvero un banale litigio, hanno sconvolto tutto il nostro territorio. Voglio esprimere il mio cordoglio alla famiglia e quanti hanno amato la giovane vittima: accettare una tragedia del genere è quanto più difficile al mondo. Adesso è il momento del silenzio e del rispetto, ma è chiaro che la spirale di violenza che riguarda sempre più spesso i nostri giovani è qualcosa di inquietante. Tutte le istituzioni hanno il dovere di avviare una seria riflessione: la violenza deliberata e futile rappresenta un cancro da estirpare partendo dalle basi dei processi educativi. Credo che, al di là delle leggi, occorra ripartire da progetti scolastici e formativi che mettano al centro l'importanza e la tutela della vita, il rispetto verso l'altro e il ritorno a valori morali di convivenza civile che, nell'era attuale, sfuggono con troppa ricorrenza. È l'intero modello di società che va messo in discussione. Non possiamo più accettare che una madre e un padre piangano il proprio figlio per un episodio del genere. È ora che tutta la società civile si ribelli a qualsiasi forma di violenza e che lo Stato faccia la propria parte", conclude.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ucciso a 17 anni per una ragazza contesa: il killer davanti al giudice

CasertaNews è in caricamento