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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Marcianise

Amante del boss uccisa: Cassazione conferma condanne per Belforte e sua moglie

Ergastolo per Maria Buttone, 30 anni per 'Mimì Mazzacane'. Pena confermata anche per la nuora accusata di estorsione

Arriva la parola fine sull'omicidio di Angela Gentile, la donna uccisa per aver avuto una relazione con il boss dei 'Mazzacane' Domenico Belforte. La prima sezione della Corte di Cassazione, presidente Rocci, ha confermato il verdetto della Corte d'Assise d'Appello di Napoli: 30 anni per Domenico Belforte ed ergastolo per sua moglie Maria Buttone. Confermata la sentenza anche per Alessandra Golino, nuora di Belforte. 

La Suprema Corte si è pronunciata nel tardo pomeriggio sul ricorso presentato dai difensori degli imputati, gli avvocati Massimo Trigari e Dario Vannatiello. Si attendono ora le motivazioni della sentenza. 

Secondo quanto ricostruito dalla Dda, Angela Gentile avrebbe avuto una relazione con il boss da cui, nel 1978, nacque una figlia. Una nascita mai resa ufficiale, la piccola non venne riconosciuta. Nel 1991, quando la ragazza aveva ormai 13 anni, ci sarebbe stato un riavvicinamento tra Belforte e Gentile. Il boss avrebbe offerto anche un contributo economico per il mantenimento della ragazza, scatenando, però, l'ira di sua moglie. 

Buttone impose l'aut aut: Gentile andava uccisa o lei lo avrebbe lasciato portando con sé i figli. In cambio dell'omicidio dell'amante, Buttone avrebbe accettato di crescere la figlia in casa sua. La donna venne così uccisa ed il suo corpo nascosto in un luogo ancora oggi sconosciuto.  

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