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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Cellole

Morto dopo brutale aggressione, 44enne si difende ma resta in cella: "Mi sono difeso"

Il pestaggio costato la vita a Roberto Fusciello è avvenuto a Cellole. Per il gip è omicidio volontario, oggi l'incarico al perito per l'autopsia

Convalidato l'arresto di Gianluca Sangiorgio, 44enne di Cellole ritenuto responsabile della brutale aggressione ai danni di Roberto Fusciello, verificatasi nel pomeriggio di domenica 14 gennaio in Corso Freda a Cellole, e costata la vita al 46enne, morto all'ospedale di Sessa Aurunca martedì.

Il gip Daniela Vecchiarelli del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha convalidato l'arresto del 44enne, assistito dall'avvocato Gianluca Di Matteo, riqualificando il reato in omicidio volontario con l'aggravante dei futili motivi. Sangiorgio in sede di interrogatorio ha giustificato il suo gesto come "un difendersi per la lite che c'era stata con Roberto poco prima".

Il gip non ha ritenuto le dichiarazioni del 44enne attendibili ed anzi lo ha definito "un soggetto pericoloso ed aggressivo". Aggressività e ferocia riscontrata anche dai filmati acquisiti dai carabinieri del Norm della compagnia di Sessa Aurunca. Per questo è stata confermata la custodia cautelare in carcere. Il 44enne è ristretto alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

Secondo quanto ricostruito dai militari, coordinati dal sostituto procuratore Stefania Pontillo della Procura di Santa Maria Capua Vetere, Sangiorgio avrebbe colpito Fusciello, 46 anni, prima con calci e pugni e poi con una violenta testata al volto che lo ha fatto finire a terra. Nonostante la vittima fosse ormai 'fuori dai giochi' il 44enne avrebbe continuato ad inveire contro di lui: "Ti devo uccidere", avrebbe gridato.

L’aggressione è avvenuta all’esterno di una sala scommesse, all’interno i due hanno iniziato a discutere e fuori l’esercizio commerciale è avvenuto il pestaggio. I militari grazie alle telecamere pubbliche ed i filmati di circuiti privati di videosorveglianza sono risaliti all’aggressore, già noto alle forze dell’ordine per reati contro la persona ed in materia di sostanze stupefacenti (per questi è stato assolto). 

Sarà l'esame autoptico a chiarire un eventuale nesso causale tra la brutale aggressione e la morte del 46enne. La salma di Roberto Fusciello a cui sono stati asportati gli organi, è stata trasferita presso l'Istituto di Medicina Legale di Caserta. Oggi sarà conferito l'incarico al medico legale per l'esecuzione dell'esame autoptico.

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