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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Riardo

Francesca uccisa da un colpo di fucile, i giudici ordinano la misura cautelare per l'amico

E' quanto disposto nei confronti di Ciprian Vikal, 24enne moldavo, ritenuto responsabile della morte di Francesca Compagnone, 28enne di Teano

Sarà attinto da misura cautelare allo scadere dei termini per la presentazione del ricorso in Cassazione. E' quanto disposto dal Tribunale di Napoli Sezione Riesame nei confronti di Ciprian Vikal, 24enne moldavo, ritenuto responsabile della morte di Francesca Compagnone, 28enne di Teano, avvenuta il 26 ottobre 2022 nella villetta a Riardo di proprietà della ragazza dove la giovane venne ferita mortalmente da un colpo di fucile.

Nel giugno scorso la Prima Sezione della Corte di Cassazione accolse il ricorso della Procura di Santa Maria Capua Vetere che ha impugnò la decisione del Tribunale della Libertà che aveva confermato il verdetto del gip sammaritano Giovanni Mercone per il quale si sarebbe trattato di un incidente  quindi di omicidio colposo (come sostenuto dai difensori dell'indagato Carla De Stasio e Gaetano La Milza). Secondo il collegio difensivo, infatti, Francesca sarebbe morta per una tragica fatalità. Una versione che non ha mai convinto i sostituti procuratori Gionata Fiore e Nicola Camerlingo che hanno impugnato fino in Cassazione quel verdetto. La Suprema Corte  annullò quella decisione disponendo il rinvio degli atti ad altra sezione del Riesame. All'esito del Riesame bis per il killer moldavo c'è stata la riqualificazione del reato in omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla relazione sentimentale. Pertanto è stata disposta una misura cautelare nei confronti del 24enne moldavo che sarà eseguita allo scadere dei termini per il ricorso in Cassazione.

Secondo la prima ricostruzione di quella tragica sera del 26 ottobre 2022 operata dai carabinieri della compagnia di Capua i due ragazzi dopo una serata lieta in un locale si erano diretti presso la villetta di proprietà della famiglia Compagnone. A causa di un trasloco in atto in una delle camere da letto erano adagiati 3 fucili legalmente detenuti dal padre della vittima e purtroppo incustoditi. Il giovane avrebbe imbracciato il fucile semiautomatico puntandolo verso la ragazza e sarebbe partito un colpo che l'avrebbe ferita nella zona superiore del corpo mortalmente. Alla vista di Francesca al suolo in una pozza di sangue Ciprian avrebbe allertato i soccorsi in stato di shock. I sanitari del 118 sopraggiunti non potettero far altro che constatare il decesso della ragazza. Dopo un lungo interrogatorio reso per tutta la notte i militari arrestarono il 23enne moldavo per omicidio colposo. Una ricostruzione dei fatti che, seppur avvalorata dal gip sammaritano, non ha reso necessaria l'applicazione di misure cautelari, con il 24 enne che tornò libero.
Ancora increduli ed amareggiati i familiari della vittima, rappresentati dagli avvocati Vincenzo Cortellessa e Leopoldo Zanni.

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