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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Casal di Principe

Ucciso a colpi di kalashnikov nella faida di camorra: chieste 6 condanne in Appello

Il pg invoca 30 anni anche per Tamburrino, assolto in primo grado. Stessa pena per Setola e Dell'Aversano

Sei condanne. Sono quelle invocate dal procuratore generale nel corso della sua requisitoria nel processo per l'omicidio di Ferdinando Morza, ucciso dal commando di fuoco del gruppo Bidognetti in via Isonzo a Casal di Principe nel gennaio del 1999.

In Corte d'Assise d'Appello, il procuratore generale ha invocato 30 anni per Giuseppe Setola e Giuseppe Dell'Aversano (entrambi condannati all'ergastolo in primo grado). Stessa pena è stata chiesta per Carmine Tamburrino (assolto in primo grado). Per la procura avrebbe partecipato al raid di piombo con il ruolo di specchiettista. Diciotto anni sono stati chiesti per Francesco Cavaliere mentre 14 anni sono stati chiesti per i collaboratori di giustizia Domenico Bidognetti ed Emilio Di Caterino. Per tutti il pg ha chiesto di dichiarare la prescrizione per i reati in materia di armi. Si torna in aula nei prossimi giorni per l'inizio delle arringhe dei difensori. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Paolo Di Furia, Angelo Raucci, Vincenzo D'Angelo, Paolo Caterino, Mirella Baldascino e Paolo Raimondo. 

Secondo la ricostruzione della Dda, il delitto venne ordinato da Domenico Bidognetti che insieme a Setola e Dell'Aversano uccise materialmente Morza con colpi di mitragliatrice e kalashnikov. Gli altri avrebbero partecipato curando le fasi organizzative e di segnalazione della vittima. Morza venne ucciso nell'ambito della faida di camorra tra il gruppo dei Cantiello-Diana e la famiglia Bidognetti per l'egemonia criminale sul territorio. 

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