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Cronaca Marcianise

Omicidio di camorra: condannati i boss dei Mazzacane

Trent'anni a testa per il capoclan Domenico Belforte e Felice Napolitano

Tre condanne e due assoluzioni. E' stata questa la sentenza al termine del giudizio con abbreviato per l'omicidio di camorra di Angelo Piccolo, avvenuto a Casoria nel marzo 1996.

La sentenza

Il giudice ha condannato a 30 anni a testa il capoclan Domenico Belforte e Felice Napolitano. Condannato anche Salvatore Belforte che ha beneficiato delle attenuanti da collaboratore di giustizia. Assolti Antimo Piccolo e Pasquale Cirillo, per il quale era stata chiesta la condanna a 30 anni. Nel collegio difensivo sono stati impegnati gli avvocati Massimo Trigari, Franco Liguori e Giuseppe Foglia

L'omicidio

L'omicidio di Angelo Piccolo avvenne nel 1996 nell'ambito della faida di camorra tra i Belforte ed i Piccolo. Le indagini si sono avvalse delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia di primo piano, tra cui il boss dei Casalesi Antonio Iovine e quelle dello stesso capoclan Salvatore Belforte.

La storia della faida

Tra il 1994-1995 maturavano gli eventi prodromici all’omicidio di Piccolo Angelo. In particolare, Felice Napolitano, detto “Capitone”, fino ad allora killer del clan Piccolo, e i fratelli Domenico e Salvatore Belforte, durante un periodo di comune detenzione nel carcere di Benevento, stringevano un patto segreto che prevedeva il passaggio di numerosi affiliati del clan Piccolo nelle file del clan Belforte e l’eliminazione dei restanti esponenti rimasti fedeli al capo clan Angelo Piccolo. L’accordo aveva consentito ai transfughi ed ai nuovi alleati di attirare in trappole mortali gli uomini più fidati di Piccolo: Alfredo Di Giovanni, ucciso il 11.10.1995, Francesco Lasco, ucciso il 30.12.1995, Raffaele Piccolo, ucciso il 1.2.1996 e lo stesso boss che viene ucciso a Caivano il 14.3.1996. Era riesplosa così, nella seconda metà degli anni novanta, la faida tra le due famiglie che aveva colpito ancora profondamente la famiglia Piccolo con l’omicidio di Piccolo Giovanni, altro fratello di Antimo ed Angelo, ucciso nella propria stanza da letto il 5.12.1997. Qualche mese prima, il 10.4.1997, per un regolamento di conti interno al clan Belforte, erano stati uccisi i coniugi Letizia Biagio e Breda Giovanna.


 

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