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Cronaca Casal di Principe

CASALESI Condannato all'ergastolo il figlio di 'Sandokan' Schiavone

Massimo della pena per Nicola Schiavone, accusato dell'omicidio di Antonio Salzillo

Prima condanna irrevocabile per Nicola Schiavone, il figlio del capoclan Francesco Schiavone ‘Sandokan’. Il rampollo della famiglia camorristica è stato condannato all’ergastolo dalla prima sezione della Corte di Cassazione per l’omicidio di Antonio Salzillo, avvenuto il 9 marzo 2009 a Cancello ed Arnone. Nel processo è stata confermata invece l’assoluzione “per non aver commesso il fatto” per Francesco Barbato, condannato in primo grado all’ergastolo dai giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Salzillo era nipote di Antonio Bardellino, protagonista della guerra di camorra proprio contro gli Schiavone. Salzillo, dopo aver aperto una rivendita di auto a Cancello ed Arnone, è stato ucciso in un raid lungo la strada per arrivare a Casal di Principe, dove aveva intenzione di tornare a “comandare” dopo esser stato “esiliato” dalla fazione Schiavone.

I giudici della Cassazione hanno inoltre assolto dall’accusa di omicidio Michele Cervio, condannato invece per favoreggiamento a 4 anni e 8 mesi. Condanna a 20 anni per i coniugi Ernesto Arricchiello e Teresa Massaro, cugina del pentito Roberto Vargas, che avevano ospitato i sicari nella loro masseria dopo il delitto. Massimo Russo, autore materiale del delitto, si è visto confermare la condanna a 28 anni di carcere, dopo l’ergastolo in primo grado. Durante l’Appello Russo si era dissociato dal clan, ammettendo le accuse contestategli dalla procura.

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