Neonata trovata morta in culla, restano in carcere i genitori
Rigettata l'istanza presentata dagli avvocati per ottenere gli arresti domiciliari. I due sono accusati di omicidio
Restano in carcere Emanuele Savino, 26anni e Anna Gammella, 19 anni di Santa Maria a Vico, genitori della piccola Aurora Savino, la neonata trovata morta in culla nel loro appartamento a Santa Maria a Vico lo scorso settembre. È quanto disposto dal gip Maria Pasqualina Guardiano del tribunale di Santa Maria Capua Vetere che in sede di interrogatorio di garanzia ha rigettato l'istanza di revoca o sostituzione della misura cautelare per i due indagati. Emanuele Savino, assistito dall'avvocato Carlo Perrotta, resta quindi ristretto presso il carcere sammaritano ,la moglie Anna Gammella, assistita dall'avvocato Davide Pascarella, rimane associata presso il carcere femminile di Pozzuoli.
I due coniugi sono stati tratti in arresto lo scorso 14 novembre ed elementi utili alla ricostruzione del quadro indiziario a loro carico sono emersi dalle chat estrapolate dai cellulari sequestrati poco dopo il decesso della piccola. Elementi che, uniti ai rilievi dei carabinieri della compagnia di Maddaloni,all’ascolto delle testimonianze e al referto dell’esame autoptico, hanno portato all’accusa per maltrattamenti e omicidio.
Il decesso risale allo scorso 2 settembre, quando la piccola, di meno di due mesi, fu trovata senza vita nella sua culla. I sanitari giunti sul posto riscontrarono la presenza di ustioni e segni come ecchimosi sull'addome, le gambe e i piedi della neonata. I genitori, riferirono ai carabinieri, che la bambina si era scottata durante un bagnetto la sera prima a causa di un getto di acqua bollente uscito per errore dal rubinetto. Le indagini avviate dai militari dell’Arma ha portato poi alla misura restrittiva. È stato affidato dal Sostituto Procuratore Stefania Pontillo l'incarico al perito informatico a seguito di un ulteriore sequestro di telefoni cellulari in uso agli indagati.
