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Cronaca

Natale a Caserta, 'spese pazze' del Comune per concerti ed eventi

Ad un impresario 200mila euro, triplicati i costi dei lavori al teatro comunale

"Happy Theatre" ai raggi X. La programmazione natalizia del capoluogo costerà complessivamente 513mila euro, di cui 510mila con il finanziamento della Regione Campania e 3mila euro provenienti da sponsorizzazioni private e merchandising. Quattro le principali voci di spesa: lavori (158mila euro), esibizioni (303mila euro), allestimenti e spese di organizzazione (19mila euro) e comunicazione (33mila euro).

I LAVORI. Per quanto concerne i lavori di ripristino della facciata e manutenzione del Teatro Comunale "Costantino Parravano" per un importo di 158mila euro. Lo scorso 21 novembre è stato il dirigente Franco Biondi a rimodulare il cronoprogramma e la rettifica del nuovo quadro economico per "esigenze intervenute successivamente all'approvazione del progetto esecutivo dell'intervento, legate all'incremento dei lavori da realizzare". Il progetto esecutivo a cui si fa riferimento nella determina dirigenziale 1560 del 2017, pubblicata all'Albo Pretorio, è quello approvato dalla giunta comunale nel 2016 e che prevedeva "lavori" per complessivi 49mila euro. Quali siano state le nuove esigenze non è specificato.

PATTI SMITH. Piuttosto consistente la parte legata alle esibizioni, con i cachet degli artisti. Tra queste voci spiccano gli 80mila euro di cachet di Patti Smith, con il concerto in programma domani sera, 14 dicembre, al Duomo di Casertavecchia. Va detto, per onore di cronaca, che la vestale del rock si è esibita a Napoli in un concerto simile a quello che verrà proposto a Caserta. Concerto sold out con 200 persone ed un biglietto a 50 euro. Se tanto mi da tanto ... per gli organizzatori deve essere stato un vero e proprio salasso.

BLACK TARANTELLA. Non volendoci dilungare sui cachet degli artisti in cartellone (in cui sono compresi i 30mila euro per il Presepe Vivente, 20mila euro a Hevia, 44mila a Noa e 12mila all'associazione C'è Musica per gli spettacoli itineranti), chiamati in assenza di un direttore artistico previsto nel progetto iniziale e mai nominato, merita menzione la questione "black tarantella", la società che fa capo allo stesso impresario, Mario Aragosa, di fatto vero e proprio mattatore del Natale casertano.

La società, con sede a Caserta, percepirà 200mila euro per le prestazioni artistiche dei diversi artisti presenti nella propria scuderia. Questo grazie ad una determina del dirigente Biondi che suona molto simile ad un vero e proprio affidamento diretto. Per giustificare l'esborso il dirigente Biondi ha tirato in ballo l'articolo 63 del codice degli appalti ritenendo che "per ragioni di natura tecnica o artistica ovvero attinenti a dei diritti esclusivi può essere affidato (l'incarico ndr) ad un operatore economico determinato". Cioè se il Comune di Caserta avesse organizzato il concerto di un "determinato" artista avrebbe dovuto rivolgersi giustamente all'impresario dell'artista. Differente rivolgersi ad un manager che fa esibire diversi artisti, per un totale di 200mila euro, nel medesimo festival.

COMUNICAZIONE. Infine sono 33mila gli euro spesi in comunicazione. Di questi circa 3mila sono stati dati ad Alberto Grant per l'ideazione grafica, 9mila alla società Depigraph per la stampa e l'affissione dei manifesti e 21mila euro di promozione tra social network, pubblicità sugli organi di informazione ed ufficio stampa. Il festival inizierà virtualmente domani, con il primo concerto a pagamento proprio di Patti Smith, ma ad oggi non c'è traccia su Facebook, dove prima pagina disponibile è spagnolo e di Happy Theatre nemmeno l'ombra sul social network più utilizzato.

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