rotate-mobile
Cronaca Aversa

Muore a 13 anni in piscina, scambio di accuse tra i due proprietari casertani

Di Martino e il suocero Emini si rimpallano le responsabilità durante gli interrogatori

Un rimpallo di responsabilità tra gli indagati casertani per la morte della 13enne Sara Francesca Basso, la studentessa vittima di un ‘incidente’ nella piscina del Grand Hotel Virgilio di Sperlonga. La ragazzina stava nuotando quando è stata risucchiata dalla forza di un bocchettone, che non le ha permesso di risalire.È quanto emerso dagli interrogatori effettuati dai carabinieri nei confronti di Mauro Di Martino, amministratore della Virgilio srl, la società che gestirebbe di fatto la struttura ricettiva (originario di Aversa) e di Francesco Saverio Emini (di Lusciano), suocero di Di Martino che acquistò l’hotel dopo esser diventato collaboratore di giustizia avendo denunciato estorsioni e minacce dai Casalesi.

Sulla vicenda, come riporta ‘La Repubblica’, resta il giallo: resta infatti inspiegabile come sita stato possibile che l’hotel fosse aperto e usufruibile dalla clientela nonostante da due anni pendesse un’ordinanza di demolizione per abusivismo.

Di Martino avrebbe infatti spiegato ai carabinieri che ad occuparsi della gestione dell’hotel sarebbe il suocero, lui infatti sarebbe impegnato con la sua attività di architetto ad Aversa. Emini ha invece affermato l’esatto contrario, ribadendo di non avere alcun ruolo nella gestione della struttura ricreativa.

Entrambi sono indagati per omicidio colposo assieme al manutentore Nicolangelo Viola e al costruttore della piscina incriminata, Ermanno Campolongo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Muore a 13 anni in piscina, scambio di accuse tra i due proprietari casertani

CasertaNews è in caricamento