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Cronaca Via Don Bosco

Lutto ai Salesiani: è morto don Carmine Sciullo

Aveva 102 anni. Attraversò i boschi con gli sci per celebrare la messa di Pasqua

Una folla commossa ha salutato per l’ultima volta Don Carmine Sciullo, sacerdote salesiano molto amato ed apprezzato scomparso all’età di 102 anni. I funerali si sono svolti ieri mattina, venerdì, nel Santuario salesiano di via Don Bosco a Caserta. Una persona straordinaria, così lo consideravano (e lo considerano tutt’ora), i tanti che lo hanno conosciuto e accompagnato nel suo percorso spirituale e di vita. Una vita altrettanto ricca di impegno e soddisfazione per aiutare gli altri.

Nato il 20 novembre 1915 a Capracotta (Molise) e ordinato sacerdote il 5 luglio 1942 ha vissuto, in prima linea, le conseguenze funeste del secondo conflitto mondiale divenendo un volontario della Liberazione nell’alto Molise. Proprio nella sua regione, nel piccolo paese di Ateleta ricordano molto bene la Pasqua del 1944 quando don Carmine, sceso da Capracotta con gli sci per attraversare i boschi, si era presentato al paese vicino per celebrare la messa visto che il parroco locale era stato sfollato in Puglia dopo il passaggio degli eserciti tedesco ed alleato che avevano lasciato solo macerie.

Il parroco portava conforto religioso ai superstiti ma riaccompagnava anche a casa un ufficiale del disciolto esercito italiano che, dalla Puglia, tentava di rientrare alla sua famiglia. Impegno civile che è proseguito anche dopo la guerra come dimostra la decorazione al Valore Civile concessagli dal comune di Vietri sul Mare nel 1956. Don Carmine dirigeva la casa salesiana del paese in costiera e lì, nel 1954 aveva prestato aiuto in occasione dell’alluvione che aveva colpito ampie porzioni della provincia di Salerno.

A quella sarebbe poi seguita anche una medaglia d’Oro, sempre dal comune di Vietri che ringraziò don Carmine per la sua attività in loco anche con la cittadinanza onoraria. All’attività in Italia, dove ha diretto varie case salesiane nel paese, si aggiunse in età matura anche una quindicinale esperienza come missionario volontario. Giunse in Argentina, nella località di Formosa dove, nel 1965 venne nominato vicario generale della Diocesi. Una esperienza sudamericana che ha portato don Carmine a stringere importanti rapporti di amicizia e di fede con le popolazioni aborigene che vivevano nel paese. A lui, nel 1997, venne dedicato il nuovo museo sacro-provinciale di Formosa.

“La perdita di Don Carmine è una perdita non solo per la grande famiglia salesiana ma anche per Caserta e per le altre comunità dove don Carmine ha operato, in Italia e all’estero - ha commentato al termine della funzione don Luigi Martucci, direttore dell’Istituto Salesiano - È riuscito con la attività quotidiana in favore dei più deboli ad essere un testimone ed un esempio costante di come andrebbe vissuta la vita degli operatori di fede, con altruismo, carità e gioia. Ha tracciato un solco profondo che noi e chi ci seguirà continueremo a seguire”

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