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Cronaca Capua

Il disastro del Frecciarossa, sotto torchio i 5 operai indagati dalla Procura

Stanno rispondendo alle domande sui lavori del magistrato che sta cercando di fare chiarezza sulla morte di Cicciù e Dicuonzo

Stanno rispondendo alle domande degli inquirenti gli operai indagati dalla procura di Lodi per disastro ferroviario colposo, omicidio colposo e lesioni colpose per l'incidente di giovedì mattina in cui hanno perso la vita due macchinisti, Giuseppe Cicciù di Reggio Calabria e Mauro Dicuonzo di Capua, che viaggiavano a bordo del Frecciarossa appena partito da Milano e diretto a Salerno. E' quanto trapela dagli uffici della Polfer di Piacenza e viene riportato dall’AdnKronos.

Gli interrogatori sono iniziati poco dopo le 15.30 e si prospettato "tempi molto lunghi", fa sapere una fonte. Ascoltati come testimoni subito dopo l'incidente, i cinque dipendenti Rfi - il caposquadra e quattro operai - avevano respinto ogni accusa sostenendo di aver lasciato lo scambio nella giusta posizione.

Secondo la ricostruzione della procura sarebbe la posizione errata dello scambio, su cui gli operai hanno eseguito lavori di manutenzione la notte dell'incidente, ad aver causato il deragliamento lungo la linea dell'alta velocità a pochi chilometri da Lodi. Gli operai, assistiti da due legali, vengono interrogati dal pm di Lodi Giulia Aragno. Sono presenti anche gli uomini della polizia ferroviaria e del Nucleo operativo incidenti ferroviario che stanno eseguendo i rilievi sul treno.

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