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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Muore per un malore in stazione, l'europarlamentare si sfoga su Facebook

Caputo: "Nel 2017 si può morire senza poter ricevere tutti i possibili soccorsi nei tempi giusti?"

Muore accasciandosi a terra per un arresto cardiaco fulminante, a soli 42 anni. È successo alla stazione Tav di Afragola, il gioiello architettonico aperto da pochi mesi (e già al centro di polemiche). Il tutto è accaduto davanti agli occhi dell’europarlamentare casertano del Pd Nicola Caputo, che ha raccontato la surreale situazione: sul posto infatti i primi a darsi da fare per la rianimazione sono stati gli operai del cantiere, gli uomini della sicurezza e un medico che aspettava il suo treno.

In una stazione ultramoderna, infatti, non vi è defibrillatore, attrezzature o personale di primo soccorso. A un problema se ne somma un altro: l’ambulanza chiamata dai presenti arriva con 30 minuti di ritardo, “anche per le oggettive difficoltà nel trovare la strada che porta alla stazione”, spiega Caputo.

Dopo un’ora di tentativi operati dalla squadra del 118 si attesta la fine di una giovane donna di 42 anni. “Forse non si sarebbe potuta comunque salvare – è la riflessione dell’europarlamentare casertano - ma perché nel 2017 si può morire senza poter ricevere tutti i possibili soccorsi nei tempi giusti? Che senso ha costruire una stazione prodigio di architettura se poi non è in grado di essere un luogo sicuro per i suoi utenti? Nella nostra terra non servono nuove cattedrali nel deserto, ma luoghi e servizi sicuri per chi li vive”.

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