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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Marcianise

Professoressa muore dopo un mese di agonia, familiari chiedono nuove indagini: "Non è stata investita"

Per i congiunti di Angela Marello le lesioni mortali non sarebbero compatibili. Disposto il sequestro della salma mentre spunta un testimone oculare

Le lesioni riportate non sarebbero compatibili con un investimento. I familiari di Angela Marello, ex professa 82enne di Marcianise, hanno sollecitato la Procura di Santa Maria Capua Vetere ad effettuare nuovi accertamenti.

L'ex insegnante sabato (28 ottobre) dopo poco più di un mese di degenza presso l'ospedale civile di Caserta si è spenta a causa delle ferite riportate nel tragico evento che la coinvolse il 24 settembre scorso in via De Felice a Marcianise. A seguito della triste dipartita della stimata professionista i familiari attraverso l'avvocato Pasquale Acconcia hanno sollecitato la Procura di Santa Maria Capua circa la necessità di effettuare nuovi accertamenti sul corpo di Angela. La salma infatti è stata sequestrata, a disposizione dell'autorità giudiziaria. 

Secondo la ricostruzione della Procura di Santa Maria Capua Vetere l'82enne sarebbe stata investita da una bicicletta in via De Felice a Marcianise. Fu trovata da alcuni passanti, riversa sul selciato con una vistosa ferita alla testa e apparentemente priva di sensi. Trasportata presso l’ospedale civile di Caserta, le fu riscontrato un grave trauma cranico e fu ricoverata in prognosi riservata presso il reparto di neurochirurgia in stato soporoso, non in coma. Nell’ultimo mese i medici hanno provato a salvarle la vita, ma non c’è stato nulla da fare.

Dopo due giorni dall’incidente fu identificato l’uomo alla guida della bici che quella sera, a causa della scarsa luminosità e procedendo a velocità sostenuta, non riuscì ad evitare l’impatto con la donna. È stata questa la versione resa dall'indagato (per il quale ora l'accusa potrebbe cambiare in omicidio colposo) in sede di interrogatorio di garanzia, assistito dall'avvocato Nicola Musone.  

Impaurito quindi per l’accaduto e non rendendosi conto della gravità della situazione, lasciò il luogo del sinistro ed Angela in strada, ferita al buio. I familiari di Angela Marello non hanno mai creduto all'ipotesi dell'investimento ed hanno sempre sostenuto che si fosse trattato di uno scippo finito male. Ad avvalorare la tesi dei congiunti della vittima, un testimone oculare che avrebbe assistito all'aggressione della donna. Alla luce dei nuovi elementi e del decesso dell'82enne la Procura sammaritana ha accolto l'istanza del legale dei familiari disponendo la nomina di un consulente tecnico per l'esecuzione di nuovi esami e rilievi.

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