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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Cellole

Molotov in Comune: "Speriamo gesto isolato". Si ipotizza atto di ritorsione

Si seguono tutte le piste comprese quelle di una ritorsione legata a controversie come multe per eccesso di velocità, licenze edilizie non concesse, abusivismo, assunzioni non effettuate o contributi negati

Un messaggio di tranquillità e fiducia è stato diffuso dal sindaco di Cellole, Guido Di Leone, in seguito all'incidente occorso nella casa comunale otto giorni fa. L'intervento del sindaco è avvenuto durante l'apertura della seduta del Consiglio comunale, tenutasi nella stessa sala che aveva subito danni a causa di un incendio provocato da un ordigno sconosciuto.

Mentre il sindaco esprimeva la sua fiducia nelle forze dell'ordine e definiva l'incidente come un episodio isolato, due operai lavoravano attivamente per riparare i danni, tinteggiando le pareti del corridoio interessato. Le tracce dell'incendio erano ancora visibili su uno scaffale in ferro vicino al luogo in cui era stata collocata la molotov.

Il sindaco Di Leone ha cercato di rassicurare la cittadinanza, considerando l'accaduto come un incidente gestito con umiltà e determinazione. Ha sottolineato la sicurezza e la fiducia nell'isolamento di questo gesto, auspicando che gli inquirenti possano presto fare piena luce sulla vicenda.

Durante il suo intervento, il sindaco ha ringraziato i vertici del governo, le opposizioni consiliari e coloro che hanno manifestato solidarietà nei confronti dell'amministrazione. Inoltre, ha consegnato un attestato di merito al dipendente comunale Ernesto Parmato, il quale è stato elogiato per il suo coraggio nel fronteggiare l'incendio e prevenire conseguenze più gravi.

Ernesto Parmato ha fornito un resoconto dettagliato dell'incidente, sottolineando di aver agito istintivamente per domare le fiamme, anche se inizialmente aveva scambiato l'ordigno per un toner esausto.

Le indagini in corso sono finalizzate a individuare chi e per quale motivo abbia collocato la bottiglia esplosiva contenente liquido infiammabile. Si ipotizza un possibile atto intimidatorio o di ritorsione legato a controversie come multe per eccesso di velocità, licenze edilizie non concesse, abusivismo, assunzioni non effettuate o contributi negati. Si sta esaminando ogni possibile angolo, inclusa l'ipotesi di coinvolgimento della criminalità organizzata.

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