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Cronaca

Minacce a Saviano e Capacchione: il processo è regolare

Per i giudici la querela da parte dello scrittore e della giornalista è arrivata tempestivamente

Le querele, sia pur tardive, sono giunte tempestivamente. Così i giudici del tribunale di Roma hano dato l'ok a procedere nei confronti degli avvocati Michele Santonastaso e Carmine D'Aniello accusati, insieme al capoclan Francesco Bidognetti, delle minacce nei confronti dello scrittore Roberto Saviano e della giornalista Rosaria Capacchione.

I giudici, dopo che i difensori degli imputati avevano sollevato l'eccezione della tardività della querela in seguito ad una modifica della norma che impone la denuncia della parte offesa per il reato di minaccia aggravata, hanno confermato con una propria ordinanza la regolarità del processo. La querela ad avviso del collegio giudicante è stata tempestiva. Si torna in aula alla fine di gennaio quando i magistrati saranno chiamati ad esprimersi sulla possibilità di acquisire gli atti del procedimento di primo grado. Al processo si è costituita la Federazione Nazionale della Stampa Italiana con l'avvocato Giulio Vasaturo.

Il procedimento trae origine dal proclama letto in aula da Santonastaso nel 2008 durante il processo Spartacus con cui sarebbero stati minacciati lo scrittore e la giornalista oltre a diversi magistrati. E proprio le intimidazioni ai magistrati sono alla base dell'annullamento della sentenza di primo grado, pronunciata dal giudice di Napoli, con cui era stato condannato solo Santonastaso, a 1 anno, mentre D'Aniello e Bidognetti erano stati assolti. Ma essendo i destinatari delle minacce magistrati il processo andava celebrato a Roma. 

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