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Cronaca Casapesenna

"Nessun ordine contro l'ex sindaco": chiesta l'assoluzione per il boss

L'arringa dell'avvocato Di Furia per Michele Zagaria accusato delle minacce all'ex primo cittadino Zara

Nessun condizionamento dell'amministrazione comunale e nessun ordine di morte dato contro l'ex sindaco di Casapesenna Giovanni Zara. E' stata questa la tesi sostenuta dall'avvocato Paolo Di Furia che ha chiesto, al termine della sua arringa, l'assoluzione per il boss dei Casalesi Michele Zagaria, detenuto al carcere di Tolmezzo. 

Con Zagaria alla sbarra ci sono anche l'ex sindaco di Casapesenna Fortunato Zagaria e l'ex consigliere comunale Luigi Amato, accusati di violenza privata, con l'aggravante mafiosa, proprio ai danni di un altro ex sindaco del comune dell'agro aversano, Giovanni Zara, costituitosi parte civile. Il processo si concluderà all'inizio di novembre quando sono in programma le arringhe dei difensori di Fortunato Zagaria, gli avvocati Giuseppe Stellato e Paolo Trofino, e di Amato, difeso dall'avvocato Raffaele Mascia.

Nel corso della sua requisitoria il pubblico ministero della Dda Maurizio Giordano aveva chiesto 10 anni per Fortunato Zagaria e 5 anni per il boss Capastorta, mentre l'assoluzione era stata chiesta per Amato. Secondo l'accusa Zara, in seguito ad alcune dichiarazioni contro la camorra rese dopo l'arresto di 3 latitanti dell'ala stragista, venne invitato da Fortunato Zagaria al campo sportivo. Qui Zara venne minacciato: "Se non ritiri quelle dichiarazioni farai la fine di Antonio Cangiano", un ex assessore di Casapesenna gambizzato negli anni '80 e finito su una sedia a rotelle. Di qui la denuncia di Zara ed il processo. 


 

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