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Cronaca

Medico e moglie intrappolati nella galleria della Variante: “Mi sono trascinata nella melma”

Il drammatico racconto di Salvatore e Rosanna: “L’acqua ha invaso e spento l'auto”

Medico e moglie intrappolati nella Variante a Caserta.

E’ la drammatica esperienza che hanno vissuto un primario dell’ospedale di Caserta e la moglie Rosanna che si trovavano insieme in auto quando, dopo aver appena imboccato la galleria della ‘Reggia’ sulla Variante, hanno visto la loro auto completamente invasa dall’acqua, arrivando a far spegnere la vettura. La galleria è stata chiusa e poi riaperta al traffico solo nel pomeriggio. "Le eccezionali piogge registrate questa mattina a Caserta hanno causato il trasporto di moltissimo materiale detritico, proveniente da alcune strade limitrofe, all’interno della galleria" ha spiegato l'Anas in una nota. "Per questo, si sono rese necessarie accurate operazioni di rimozione e ripulitura del piano viabile, a cui hanno provveduto le squadre di Anas e il pronto intervento dedicato, per consentire in sicurezza nuovamente la circolazione al traffico".

“Vivi per miracolo”

"Prima ancora che potessimo capire cosa fare l'acqua è arrivata ai sediolini e continuava a salire” ha raccontato Rosanna ai colleghi di NapoliToday - I telefoni cellulari, nella galleria, non prendevano, quindi abbiamo dovuto decidere in fretta. Mio marito, che era alla guida, era ostacolato dal volante, quindi toccava a me cercare aiuto. Ho camminato verso l'uscita, trascinandomi nell'acqua e nella melma che mi arrivavano alla vita”. Rosanna spiega che l'unico numero di emergenza che ricordava era il 112. L'operatore l'ha rassicurata che stava inviando qualcuno: "ma intanto il tempo passava - spiega Rosanna - mio marito era bloccato in auto, nel tunnel, con l'acqua che continuava a salire perché la pioggia non finiva mai. E c'era un vento gelido". Diversi gli automobilisti che sono passati e hanno visto Rosanna sotto la pioggia, esposta al vento, bagnata fradicia. "Qualcuno si è fermato incuriosito. Ho chiesto se potevano darmi qualcosa per coprirmi, stavo gelando - dice Rosanna - ma tutti tiravano dritto. Poi non so da dove, è apparsa una signora a piedi. Si è avvicinata, si è tolta il maglione che aveva sotto il soprabito e me lo ha dato. Gli angeli esistono”.

L’arrivo dei soccorsi

"Dopo oltre 40 minuti, in quelle condizioni davvero un tempo interminabile - aggiunge Rosanna - i soccorsi sono finalmente arrivati". E qui la storia si fa grottesca: nessuna coperta termica o ambulanza per i due, bagnati, infreddoliti e spaventati. La circolazione nel tunnel è stata temporaneamente chiusa e l'auto spostata lateralmente, dove non c'era acqua, "ma non tocca a noi spostarla", si sono sentiti rispondere Rosanna e il marito. "A prenderci è venuto mio cognato" conclude amareggiata Rosanna, adesso alle prese con la burocrazia: a quanto pare la loro assicurazione inoltre non compre questo tipo di eventi. E c'è l'auto da recuperare.

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