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Cronaca Marcianise

Un medico al cospetto del boss per pagare il pizzo al clan

La rivelazione di Salvatore Belforte: “L’estorsione per la costruzione di due appartamenti e una mansarda”

Un medico di Marcianise al cospetto del capoclan Salvatore Belforte per l'estorsione su due appartamenti ed una mansarda che il professionista stava realizzando nello stabile in cui abitava. E' uno dei tanti retroscena rivelati dallo stesso Belforte e confluiti nell'ordinanza di custodia cautelare sui clan Piccolo-Letizia, rivale proprio dei Mazzacane, e del gruppo Perreca di Recale.

Della richiesta estorsiva da parte dei fratelli Primo e Salvatore Letizia, Salvatore Belforte aveva già accennato nel corso di un processo per omicidio ma le sue dichiarazioni rese alla Dda sono maggiormente circostanziate e puntuali. "Ricordo che poco dopo la mia scarcerazioni fui richiesto per un incontro con A.G. che come ho detto è medico otorino e di cui conoscevo anche il cugino (omonimo nda), il cui fratello fu ucciso in un agguato di camorra".

Il motivo dell'incontro era legato al fatto che "fu Bruno Buttone a dirmi che (il medico nda) voleva parlare con me dopo che si era recato direttamente da Bruno Buttone su indicazione di Andrea Letizia per concordare il pagamento dell'estorsione relativa alla realizzazione di due appartamenti ed una mansarda per uso privato proprio nello stabile dove già abitava".

L'incontro si fece e durante il summit il medico "mi spiegò che si erano presentati da lui Primo Letizia insieme al fratello Salvatore, i quali gli avevano detto di recarsi a casa di Andrea Letizia per mettersi d'accordo con lui sulla somma da pagare".

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