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Cronaca Orta di Atella

Scarcerato Luigi Belardo: sconterà la pena ai domiciliari

E' stato condannato a 6 anni per associazione

Arresti domiciliari per Luigi Belardo, 47enne di Orta di Atella affiliato al clan Moccia nonché uno dei tre presunti killer (insieme a Raffaele Laurenza e Raffaele Dell'Annunziata, tutti assolti) dell'omicidio del ras dei Moccia a Frattamaggiore Modestino Pellino detto o' micillo, freddato con otto colpi di arma da fuoco esplosi a distanza ravvicinata il 24 luglio del 2012 nella centralissima piazza Garibaldi a Nettuno. 

La IV Sezione della Corte di Appello di Napoli ha accolto l'istanza dell'avvocato Ferdinando Letizia, difensore di fiducia di Belardo che evidenziava quanto la misura coercitiva adottata nei confronti dell'atellano fosse perenne. Belardo rientra nella rosa dei 25 imputati tra boss e gregari del clan Moccia finiti in manette nel gennaio 2018 avverso i quali vennero inflitti 244 anni di carcere dal GUP del Tribunale di Napoli Valeria Montesarchio decapitando così la cosca attiva retta da Luigi Moccia dal suo 'esilio romano' che gestiva i traffici illeciti nei Comuni di Afragola, Casoria, Arzano, Frattamaggiore, Frattaminore, Cardito, Crispano, Caivano, Orta di Atella nonché in alcune città laziali su si era estesa l'egemonia del clan. Circa due secoli di carcere per il associazione mafiosa, detenzione illecita di armi comuni e da guerra, estorsione e ricliclaggio. Luigi Belardo venne condannato a 6 anni di reclusione e tratto in arresto il 23 gennaio 2018 e condotto presso la casa circondariale di Trapani. 

Prima dell'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare del gennaio 2018 Belardo subiva un periodo di carcerazione afferente all'omicidio di Modestino Pellino alias o' micillo. Per tale ipotesi omicidiaria Luigi Belardo subiva una detenzione in carcere ininterrottamente dal 27 novembre 2013 fino al 18 gennaio 2018 quindi per un periodo complessivo di 4 anni, fino alla data in cui ottenne la sentenza di assoluzione dalla Corte d'Assise d'Appello di Roma. Successivamente per il reato associativo lo stesso Belardo veniva condannato alla pena di 6 anni di reclusione e detenuto per questi fatti dal 23 gennaio 2018 ad oggi. Quindi veniva scarcerato il 18 gennaio del 2018 in virtù della sentenza di assoluzione per l'omicidio di Pellino per poi esser arrestato nuovamente dopo soli 4 giorni per il reato associativo cioè in data 23/1/2018. La difesa mostrando la correlazione tra le due ipotesi delittuose ed il principio di compensazione nel vissuto processuale di Belardo (4 anni espiati per l'omicidio, 2 anni espiati per il reato associativo) la misura coercitiva impostagli é stato sostituita con quella meno afflittiva della detenzione domiciliare nel comune atellano.

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