Vuole una licenza per un negozio, irrompe in Comune ed accusa un malore

Casagiove è teatro di una lunga battaglia burocratica che coinvolge una donna determinata a ottenere una licenza per aprire un punto vendita lungo il Viale della Libertà. Nonostante i suoi sforzi e la sua pazienza, la risposta da parte del Comune è rimasta sospesa nel limbo dell'incertezza.

Da anni, la donna ha cercato di ottenere una risposta chiara dal Comune riguardo alla sua richiesta di licenza commerciale. Si è sentita dire che la questione richiede un "passaggio in consiglio comunale" per la modifica del regolamento, ma, nonostante il tempo trascorso, non ha ricevuto alcuna risposta definitiva. La sua situazione è ora in un limbo amministrativo, senza un sì e senza un no.

Stanca delle lunghe attese e costretta a chiedere sussidi per andare avanti, la donna si è recata in Comune venerdì scorso. Ha richiesto un incontro con il sindaco Peppe Vozza, che l'ha ricevuta. Tuttavia, dopo pochi minuti, è stata invitata ad uscire a causa degli impegni istituzionali del sindaco. Nonostante l'intervento dei vigili, la donna è rimasta all'interno del Comune, rifiutandosi di desistere.

La situazione è culminata con la donna che ha iniziato a gridare, chiedendo di essere presa in considerazione. La protesta è proseguita anche durante la pausa pranzo degli impiegati comunali. La donna, determinata a far sentire la sua voce, ha continuato a urlare finché non si è sentita male e si è accasciata a terra. Sul posto è intervenuta un'ambulanza del 118 per fornire le cure necessarie.

La donna, desiderosa di aprire un negozio di fiori, combatte questa lunga battaglia burocratica da anni. In passato, la lenta burocrazia l'ha persino portata a interrompere una riunione di consiglio comunale. La sua storia mette in luce le sfide e le frustrazioni di chi cerca di navigare nel complesso sistema amministrativo, lasciando la comunità e la donna stessa in uno stato di sconforto e impazienza.