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Cronaca Villa Literno

Favori a Zagaria, torna libero imprenditore

Il Riesame annulla l'ordinanza in carcere per Sagliocchi

Torna libero l'imprenditore di Villa Literno Michele Patrizio Sagliocchi, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, in particolare di aver favorito il gruppo di Michele Zagaria del clan dei Casalesi. 

Questo il verdetto da parte del tribunale del Riesame che ha accolto tutte le eccezioni sollevate dal collegio difensivo di Sagliocchi, di cui fanno parte gli avvocati Giovanni Cantelli ed Alfonso Maria Stile, ed ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere spiccata nei suoi confronti dalla Dda di Napoli in seguito ad un'inchiesta della Guardia di Finanza. L'imprenditore, 70 anni, torna libero dopo oltre due settimane. 

Secondo i magistrati della Dda Sagliocchi avrebbe aiutato il clan Zagaria attraverso l'attività di 'monetizzazione' di assegni e cambiali, anche di provenienza estorsiva, consegnatigli da esponenti del clan (tra cui, Carmine, Antonio e Pasquale Zagaria). In tal modo l'organizzazione criminale avrebbe ottenuto immediata disponibilità di somme liquide senza passare per gli ordinari canali bancari; una compartecipazione dei "Casalesi", per il tramite di imprese di loro fiducia, ai profitti delle sue iniziative economiche. 

Parallelamente, l'imprenditore avrebbe ricevuto in modo continuativo favori di vario genere, come il sostegno per il recupero dei crediti vantati, anche con modalità estorsive,, interventi delle imprese di movimento terra della "fazione Zagaria" nelle sue iniziative edilizie nonché la protezione da eventuali richieste illecite di altri gruppi criminali. 

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