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Cronaca Piedimonte Matese

Operai morti in chiesa: lavori sospesi prima della tragedia

In aula è stato ascoltato un maresciallo dei carabinieri

I lavori alla chiesa di San Marcellino, dedicata al patrono di Piedimonte Matese, dovevano essere sospesi.

È quanto ha riferito stamattina in aula un maresciallo dei carabinieri ascoltato nel corso del processo per la morte di due operai, Albino Tammaro ed Antonio Atzeri, in seguito al crollo di un ponteggio nel corso degli interventi di riqualificazione della facciata della chiesa.

Per quella tragedia, avvenuta nel 2015 sono finiti alla sbarra Marco Zoccolillo, Mario Navarra e Maria Cristina Volpe mentre la Curia di Alife-Caiazzo è stata chiamata in causa come responsabile civile.

Nel corso dell'udienza l'ufficiale dei carabinieri, che ha materialmente effettuato le indagini su delega della Procura, ha parlato di un ordine di sospensione dei lavori da parte del Comune di Piedimonte Matese. Ordine che sarebbe stato notificato alla Curia il giorno prima dell'incidente che provocò la morte dei due operai.

Insomma i lavori dovevano essere fermi ma, anche di sabato mattina, gli operai erano sul cantiere per montare un'impalcatura. Gli ancoraggi non a norma e le condizioni meteo avverse hanno poi fatto il resto, facendo venire giù la struttura dove si trovavano Tammaro, i cui familiari si sono costituiti parte civile assistiti dall'avvocato Vincenzo Cortellessa, ed Atzeri.

Dopo la lunga escussione del maresciallo dell'Arma matesina il processo è stato rinviato all'inizio di giugno.

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