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Cronaca Maddaloni

L'esorcista non si presenta in aula contro don Barone

Il prete chiamato dai genitori della ragazza vittima della violenza dell'ex sacerdote del Tempio. Ha mandato una mail: "Mi hanno chiesto una messa di liberazione"

"Si erano rivolti a me per una messa di liberazione poi dopo 2-3 incontri non si sono fatti più vedere". Queste le parole contenute in una mail con la quale un prete esorcista di Maddaloni ha giustificato la propria assenza al processo a Michele Barone, l'ex sacerdote del Tempio di Casapesenna, accusato di maltrattamenti e lesioni nei confronti di una minorenne maddalonese, durante pratiche esorcistiche medievali, e di violenza sessuale nei confronti di altre due adepte. 

Stamattina, dinanzi al giudice Francica del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, sarebbe dovuto comparire il prete maddalonese, chiamato a testimoniare dai genitori della ragazzina, anche loro imputati nel processo. Il sacerdote, però, non si è presentato in aula giustificando la propria assenza con una mail. La difesa dei genitori, rappresentata dagli avvocati Giuseppe Stellato ed Umberto Pappadia, ha rinunciato dunque al testimone con il processo che è stato rinviato alla prossima settimana. 

Tra gli imputati c'è anche il dirigente del commissariato di polizia di Maddaloni Luigi Schettino. Nel collegio difensivo sono impegnati, inoltre, gli avvocati Carlo De Stavola, Camillo Irace e Maurizio Zuccaro. Le due ragazze che avrebbero subito violenza sessuale dal prete si sono costitutite parte civile al processo con gli avvocati Rossella Calabritto e Luigi Mordacchini.

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