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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Villa Literno

Jerry Masslo, 29 anni fa il primo omicidio che ha aperto gli occhi sul caporalato

Fu ammazzato nel corso di una rapina in una casa che condivideva con alcuni connazionali

Il prossimo 25 agosto ricorrerà il ventinovesimo anniversario dalla morte di Jerry Masslo, il lavoratore sudafricano barbaramente ucciso dalla criminalità a Villa Literno. Anche quest’anno, la Cgil Campania e la Cgil di Caserta con le associazioni e le istituzioni del territorio commemoreranno la sua figura e depositeranno una corona di fiori presso il cimitero di Villa Literno alle 17.30.

L’assassinio di Masslo, avvenuto nella notte tra il 24 e il 25 agosto del 1989 ad opera di una banda di malviventi che assaltarono il l’abitazione di fortuna in cui Masslo e altri migranti dormivano con lo scopo di rapinarli, fu uno spartiacque per il trattamento dei rifugiati e dei lavoratori stranieri in Italia: la sua morte fece molta impressione nella opinione pubblica e diede il via alle prime grandi manifestazioni antirazziste nazionali e all’approvazione di leggi sulla protezione dei rifugiati extra-europei e del riconoscimento e della tutela dei diritti dei lavoratori stranieri.

“Avere la pelle nera in questo paese è un limite alla convivenza civile. Il razzismo è anche qui: è fatto di prepotenze, di soprusi, di violenze quotidiane con chi non chiede altro che solidarietà e rispetto” dichiarava Jerry Masslo in una intervista a proposito del clima di intolleranza che si registrava in quei tempi nei territori dell’agro aversano. Quest’anno, più che mai, l’anniversario assume un significato particolare dato il clima di crescente intolleranza e violenza nei confronti dei lavoratori stranieri fomentato anche da importanti esponenti politici. Con la sua presenza a Villa Literno, il 25 agosto, la Cgil vuole confermare il suo impegno per la dignità di tutti i lavoratori a prescindere dalla nazionalità nella convinzione che i diritti non abbiano colore.

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