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Cronaca Villa Literno

Investe sindacalista poi lo accoltella: condannato

Il giudice ha inflitto 10 anni a Giovanni Nucci per il tentato omicidio all'esterno di un pub

Investì con la sua auto e poi accoltellò un sindacalista all'esterno di un pub, a Villa Literno, perché lo riteneva essere l'amante della moglie. Per questo è stato condannato a 10 anni di carcere Giovanni Nucci, 40 anni di Villa Literno, accusato del tentato omicidio di Pasquale Santagata

Il verdetto è stato pronunciato oggi dal giudice Saladino del tribunale di Napoli Nord al termine del processo con abbreviato. Nucci è stato condannato anche al pagamento di un risarcimento nei confronti di Santagata, costituitosi parte civile con l'avvocato Carlo De Stavola, da liquidarsi in sede di giudizio civile, con una provvisionale immediatamente esecutiva di 5mila euro. 

I fatti di cui al processo si sono verificato la sera del 19 ottobre dell'anno scorso all'esterno del pub Moby Dick di Villa Literno. Santagata, in compagnia di un amico, stava ritornando alla sua auto quando venne travolto da una Volkswagen Golf scura guidata da Nucci. Il sindacalista venne trascinato per diversi metri prima di essere scaravanetato a terra. Successivamente Nucci scese dall'auto e con un coltello, lungo 25 centimetri, ferì il rivale all'addome e solo il provvidenziale distacco della lama dal manico evitò il peggio. 

Dopo aver attentato alla vita di Santagata, difeso dall'avvocato Nando Letizia, tornò a casa dove si disfece degli abiti insaguinati prima di confessare tutto ai carabinieri. In quella sede riferì il movente del suo gesto: Santagata, secondo lui, era l'amante della moglie e per questo quando lo vide gli si annebbiò la vista e cercò di ucciderlo. In seguito all'aggressione, per la quale il pubblico ministero Perri aveva chiesto 14 anni di carcere, il sindacalista andò in ospedale dove gli vennero asportati 60 centimetri di intestino. 

Ma c'è dell'altro. Santagata, nel 2017, aveva denunciato Nucci per atti persecutori (il reato è stato assorbito in quello più grave di tentato omicidio) in seguito ad un'aggressione subita con un crick di un'auto all'interno di un ufficio postale. Fatti per cui, nell'agosto 2018, si è aperto un fascicolo in Procura nel quale sarebbero stati iscritti anche alcuni parenti di Nucci che avrebbero agito in concorso con lui. Procedimento su cui ancora non c'è stato il provvedimento di chiusura indagini, sia chiaro, ma la sensazione è che quella tragedia, scampata solo casualmente, potesse essere evitata a monte.  

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