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Cronaca Aversa

Bonnie e Clyde dello spaccio, la verità del pusher non convince il giudice

Il 43enne resta ai domiciliari, la moglie è indagata a piede libero

Gli contestano 70 episodi di spaccio di droga insieme alla moglie, ma l'arrestato ha dichiarato in sede di interrogatorio di garanzia al gip Gruniero del tribunale di Napoli che “la droga non la vendeva ma era per uso personale”.  Il giudice pero, come riporta l’AdnKronos, non ha creduto e F.F., 43 anni di Aversa, assistito dall'avvocato Enzo Di Vaio, è rimasto agli arresti domiciliari con l'accusa di spaccio. 

L'uomo è stato arrestato due giorni fa, al termine di un blitz dal nucleo Investigativo dei carabinieri di Aversa, insieme ad un 60enne nigeriano, R.A., entrambi ritenuti responsabili in concorso del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. 

I settanta episodi di spaccio di droga, secondo le intercettazioni telefoniche, sono avvenuti tra maggio e agosto del 2018 nei comuni di Lusciano, Aversa, Sant'Antimo, Villaricca, Melito e Giugliano.  Inoltre è emerso che nella vicenda giudiziaria risulta indagata a piede libero anche la moglie di Fusco, R.B. 26enne di Aversa (da qui la denominazione della coppia nell'inchiesta: Bonnie e Clyde) per spaccio, sulla cui posizione il marito in sede di interrogatorio ha sottolineato “mia moglie non c'entra mi accompagnava solo con l'auto ma non sapeva nulla della droga”.

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